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SERIE A ELITE

TOP10: QUELLA COSA DELL’EQUILIBRIO E LE GRANDI CHE NON SFONDANO

(Foto Franco Cusinato / ON) 

Parte il Top10 ed è anche divertente, certo inaspettato. A stravolgere tanti discorsi pre-campo ci sono il pareggio di Calvisano, dove è il favorito Valorugby a poter dire di averla scampata, e la sconfitta di Rovigo nella nuova provincia argentina di Viadana.

La partenza è OK ma visto che ultimamente è girata molto la parola “equilibrio”, guardiamoci dentro.

EQUILIBRIO ? La sconfitta pesante di Mogliano non è una cosa che di solito …. considerando che quelli del Terraglio erano considerati una bestia nera per i petrarchini averne presi cinquantaquattro ed aver realizzato solo due calci dà la misura delle peripezie pre- stagionali di questa squadra. Viene da chiedersi se, a volte, di fronte a certi problemi societari, come quelli pesanti avuti da Mogliano, una onorevole ritirata in Serie A non sia la vera strada a percorrere. Quelli di Mogliano hanno una stagione intera per smentirci, in bocca la lupo, qui si fa il tifo per loro anche perchè non piace avere un campionato che si giochi in nove team.

Ma neanche in otto ! Perchè allora si arriva al CUS Torino che ne prende settantacinque dalle Fiamme Oro e considerato che nei primi due turni di Coppa Italia ne aveva presi cinquantadue dal Colorno e cinquantasei dal Petrarca, i torinesi in tre match con i team di Top10 ne hanno presi centottantatre. Contenti loro. Il CUS Torino ha sicuramente tutto il tempo per dimostrare di essere da Top10, che non è la stessa cosa che vantarsi del proprio dilettantismo, anzi, è il contrario. Per il dilettantismo ci sono categorie apposite, questo è (sarebbe) l’Alto Livello: va rispettato. 

FIR e Club sanno che, se l’obiettivo è un campionato competitivo, si deve lavorare per garantire un serio equilibrio dei suoi partecipanti. Fare a litigarello non procura crescita, fa solo perdere tempo. A tutto il rugby italiano.

LE CORAZZATE NON SFONDANO Che fatica fa Colorno ad avere ragione dei Lyons. Alla fine sarà infatti sono due mete per parte, la prima dei parmigiani, un regalo dei leoni che lasciano un lato senza difesa e Leaupepe si infila, nel secondo tempo la replica piacentina di Luca Buondonno (meta dell’ex) che è invece più scenica con la spinta sul raggruppamento. Quindi il finale “caldo”.

La cosa che salta all’occhio della partita sono i cambi pesanti di Colorno, una panchina lunga che non ha comunque ragione, oggi, ma con il tempo che passa diventerà determinante. Colornesi che giocano alla “casellato” con un po’ di peso in più davanti (anche l’Umberto si converte al rugby dei chili?) e che hanno in Ceballos, Pavese, Lovotti i top di giornata. I Lyons sono a trazione anteriore con il faro di Ledesma ed i tentativi di emersione di Salvetti. Alla fine piacciono.

Rovigo rincorre Viadana per tutto il match e poi alla fine paga una genialata del migliore in campo: Javier Rojas Alvarez. Nel primo tempo Rovigo soffre grossi problemi di difesa, poi si assesta ma non recupera sulle entrate decise di Viadana sul punto di incontro, sta lì la sconfitta rossoblù. Troppe cose da rivedere per quelli di Cotzee, la squadra è nuova e si vede. Quelli di Viadana hanno una gran grinta.

Calvisano grazia il Valorugby. Forse detta così è un po’ forte ma considerando le premesse ci sta tutta. Comunque, durante la partita, quando quelli di Reggio Emilia, nel secondo tempo,  danno l’idea che non ce ne sia per nessuno, ecco è lì che si vede la convinzione giallonera. La meta di Ceciliani allo scadere, poi, racconta bene il match con il tallonatore di Calvisano che raccoglie il lavoro di una maul infuriata nata da rimessa di gioco nata da rinuncia al calcio fra i pali. Gialloneri determinati, emiliani molto tecnici e calcolatori. Ricorda molto la questione “dell’ignoranza”. 

Eppure Calvisano gioca troppo su uomini fermi, è tanto falloso (ma tanto tanto), gioca la mischia in maniera sterile ma rimane nel match. Il Valorugby fa troppa fatica ad imporre la sua tecnica sicuramente superiore, a volte è frettoloso, in altre sembra sottovalutare le situazioni sul punto.

Palazzani e Brugnara star giallonere con un Waqanibau che, quando entra in partita, fa davvero paura. Newton , Sbrocco e Dominguez le stelle dei Diavoli.

QUANTI FALLI ! Una caratteristica di questi primi match, specialmente per i due “clou”, è stata la mole di falli che si è vista. Arbitri fin troppo tolleranti, ma si sa è la prima giornata. Troppe giocate si sono chiuse con errori da serie inferiore: urge rientrare in zona tollerabile.

Peroni TOP10 – I giornata
Petrarca Rugby v Mogliano Veneto Rugby 54-6 (5-0)
Transvecta Calvisano v Valorugby Emilia 30-30 (2-2)
Sitav Lyons v HBS Colorno 16-24 (0-4)
Fiamme Oro Rugby v Cus Torino 75-26 (5-1)
Rugby Viadana 1970 v Femi-CZ Rovigo 26-20 (4-1)

Classifica: Fiamme Oro e Petrarca Rugby punti 5; HBS Colorno e Rugby Viadana 4; Transvecta Calvisano e Valorugby Emilia 2; Femi-CZ Rovigo e Cus Torino 1; Sitav Lyons e Mogliano Veneto 0.

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