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TOP10

TOP10: VIADANA IN TESTA, MOGLIANO SOGNA

Questo Top10 sta divertendo. E’ partito davvero frizzante e con delle belle partite, chi non ci ha ancora fatto una capatina, magari già il prossimo fine settimana…ci vediamo lì.

Detto questo… ve lo sareste aspettato un Viadana in testa alla classifica? Sono passate solo due giornate ma intanto quelli di Urdaneta hanno fatto capire a tutti che il loro ruolo è ancora tutto da scrivere. Portano a casa contro Torino il risultato massimo (5 punti) e confermano alcuni talenti in campo, fra tutti Rojas che fa anche un 4/4 al piede.

Il Cus Torino però non è l’ultimo in classifica. Anche questa è una previsione che, per ora, viene smentita, forte del suo punticino raccolto la scorsa settimana supera i Lyons che sono in fondo da soli.

I Lyons del resto avevano il test di fuoco a Rovigo: non superato. Perdere magari ci poteva stare ma così non va bene. Restano in attacco per quasi un’ora, sono reattivi sul punto vanno in deficit quando c’è da prendere la decisione che conta, lì gli errori sono troppi. La mediana fa fatica ad essere ispiratrice, nonostante un buon Ledesma, i Lyons fanno vedere una ottima tecnica in touche ed una buona tenuta in mischia senza però che queste “servano” davvero a qualcosa. Prendono un giallo e crollano davanti al tecnicismo avversario. Si diceva di Ledesma, gran ragionatore, ma fra le file di quelli venuti da Piacenza si mettono in evidenza anche il terza linea Miralem Lekic (bosniaco, classe ’98) e Lorenzo Maria Bruno, capitano, classe ’94, alla sua ottava stagione a Piacenza.

Rovigo sembra un gatto che si nasconde quando vede il topo, perchè catturarlo deve poter essere una cosa “speciale.” In effetti questo Rovigo sornione e paziente, calcolatore e riflessivo, non è consueto. La gestione Coetzee forse sta partendo dalla testa? E’ un Rovigo che, con i Lyons, quasi non usa il piede, buona la difesa, a tratti bucabile ma che recupera senza affanno, ha una “ordinata” non prorompente ma una gestione del punto di incontro al coltello, non riesce a disturbare gli avversari in maul ma li trafigge in spinta sui 5 mt.

Va tutto bene? Anche no ma il Rovigo è palesemente in crescita: sta studiando il futuro.  Entra nella ripresa l’attesissimo Bazan Velez ed è subito festa ma  il migliore è Casado Sandri, Giovanni Montemauri (Cl. 2000, proviene dalla Lazio) è buono ma può fare di più, forse deve crescere in ambizione.

Nella splendida cornice del Lanfranchi, casa delle Zebre, a Parma, il Colorno gioca negli spazi lasciati dalle Fiamme Oro e va a nozze. Verso la fine del match ne lascia a sua volta ma i poliziotti non sono abbastanza intensi per fare il colpaccio. Colorno ancora lontano dalla “coralità” di gioco, meno piacevole del solito a vedersi, mette in campo la concretezza e la porta a casa con sufficiente armonia. Antl e Lovotti sono molto, molto, molto convincenti.

Sulla meta annullata a Ceballos tornarci sopra, come pare piaccia a qualcuno, è solo un brutto segno.

Le Fiamme Oro danno sempre l’impressione di esserci ma alla fine non si fanno trovare. Eppure la coppia di mediana (Canna – Marinaro) si muove benissimo e dispensa opportunità, bene anche D’Onofrio anche se soffre un po’ l’avversario. Ottimo esordio da mediano di mischia (sostituisce Marinaro) per Gianluca Tomaselli, classe ’02, è lui che suona la carica finale, paciuto davvero molto.

Mogliano tiene bene il passo del Calvisano, anzi benissimo, in una settimana sembra si sia completamente trasformato: veloce, dinamico, combattivo, abbastanza preciso. E’ già in buon vantaggio quando i calvini portano la loro indisciplina al “top” e si guadagnano un giallo (il secondo) ed un rosso in dieci minuti. Quando i gialloneri tenteranno il recupero sarà tardi, poteva essere al massimo un pareggio ma il piede di Palazzani (4/5) sbaglia il calcio che avrebbe potuto…. ma è anche giusto così. Meritavano quelli del Terraglio.

Il match clou era a Reggio Emilia dove i Diavoli azzeccano il secondo pareggio in due giornate di Top10, un record (chissà se è da festeggiare! Mah). Valorugby che pareggia nonostante una partita dove esprime più continuità di gioco, molto gioco sul talento personale dei singoli,  più reattività sul punto di incontro, più dinamismo e consistenza di attacco.

Certo dall’altra parte c’è un Petrarca che dimostra più collettivo,  assolutamente più disciplina, che è la chiave della partita, più certezza e capacità nelle fasi statiche e soprattutto uno Scott Lyle stellare

Il Valorugby sbaglia troppo, in touche e nella costruzione, troppe imprecisioni e decisioni anche affrettate. Gran partita di Newton e poi il solito Amenta, piace Dell’Acqua. Bello e significativo il cambio simultaneo, all’inizio del secondo tempo, dei due “senatori” Tuivati e Gerosa con i giovanissimi Cenedese (cl. ’02) e Ortombina (cl ’02) entrambi azzurri Under20.

Lato Petrarca troppi errori nella trasmissione del pallone, mancanza di concretezza in attacco, ma questo ormai sembra un marchio di fabbrica; da rilevare una inutile precisione, quasi chirurgica, nella ripartenza del gioco che però poi diventa complessa e quindi infruttuosa. In bella e positiva evidenza per i tuttineri l’approccio al match di Scagnolari, il solito monumento Galetto, il giovane e forte Spagnolo. Brian Ormson in ombra.

Alla fine il Petrarca di mete ne fa solo una,  il Valorugby ne fa tre ma il risultato è un pareggio: il piede di Scott Lyle sia in movimento che dalla piazzola è stato decisivo.

Il Top10 aspetta la prossima settimana conferme e risposte, Petrarca Vs Colorno e Viadana Vs Mogliano i due match che diranno…. .

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Peroni TOP10, II giornata

HBS Colorno v Fiamme Oro Rugby 37-31 (27-10)
CUS Torino Rugby v Rugby Viadana 1970  11-28 (11-14)
FEMI-CZ Rovigo v Sitav Rugby Lyons 34-12 (13-9)
Mogliano Veneto Rugby v Transvecta Rugby Calvisano 27-25 (24-10)
Valorugby Emilia v Petrarca Rugby   22 – 22    (12-10)

La Classifica: Viadana Rugby 1970 e HBS Colorno punti 9; Fiamme Oro Rugby e Rugby Petrarca 7; Femi CZ Rovigo 6; Mogliano Veneto Rugby  e Valorugby Emilia 4; Transvecta Calvisano 3; CUS Torino 1; Sitav Rugby Lyons 0.

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