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SERIE A ELITE

TOP10: IL VALORGUBY ALLA GRANDE, CALVISANO IN CRISI… E POI: RISPETTARE IL TOP10

Neanche il tempo di celebrare i fasti dei parmigiani di Casellato che questi vengono letteralmente abbattuti da un Valorugby sicuramente  di gran qualità ma assolutamente in fase di palese rodaggio (e se questo è il rodaggio….).

Il miglior modo di sintetizzare la partita dei reggiani è quello del suo Head Coach Properzi:” “È stata una partita pressoché perfetta, con i ragazzi che hanno risposto benissimo, sia atleticamente che tecnicamente; caricati e concentrati fino alla fine.” Tutto qui, ma questo dice tanto sul “tutto” e sul livello della compagine “luciferina”.

Colorno invece no. E’ sotto in mischia con una difesa che non riesce a contenere quelli venuti da Reggio Emilia e che farcisce il suo gioco con una interminabile sequenza di errori, a tratti anche banali, e risulta sostanzialmente evanescente in attacco davanti ad una difesa solida ed avanzante come quella degli avversari. Facendo due conti il Colorno paga in casa contro quelli di Properzi le difficoltà ed i difetti tutti in bella mostra a Padova ma che non le avevano impedito di vincere la settimana prima contro il Petrarca.

E’ il Valorugby che suona invece la campanella, si dimostra solido in mischia, presente sul punto e capace di aprire e sfruttare gli spazi. E’ stato un match con molti calciatori davvero abili al piede, non solo al piazzato, Newton 7/7 e Ceballos 3/4, ma anche sul calcio di spostamento (Van Tonder su tutti) e per questo si è visto un match sufficientemente completo nelle fasi di gioco e nella alternanza tattica. Questo tipo di match, anche quando non “eccelsi” come questo, sono i più “gustosi”, divertono e danno prova di un buon livello di maturità tecnica dei due team in campo. Un buon obiettivo per il campionato Top10 potrebbe essere proprio, diminuendo il numero di errori, di avvicinare i propri match a questa tipologia.

Casellato si lecca le ferite e prende atto che la strada da percorrere è ancora lunga  (la squadra è poco omogenea), il Valorugby dimostra che sa fare molto di più che pareggiare e che gli scontri diretti  potrebbero diventare una specialità della casa.

Rovigo che vince a lascia a zero Calvisano è una botta di quelle grandi che non passa inosservata e che lascia i bresciani in una posizione di classifica di netto distacco dalla testa ed in una condizione tecnica con tanti punti di domanda: è crisi. Rovigo invece ha il suo dubbio di giornata: è stato tutto merito mio?

Per motivi vari ma esemplari non piace il match di Torino dove il Petrarca ne mette giù 91 e ne subisce zero. Il CUS Torino dopo quattro giornate di campionato ha subito 237 punti (dopo di lui quello che ne ha subito di più, Mogliano, è fermo a 166), una media di circa sessanta per partita. Pur augurando una pronta ripresa alla squadra del nord-ovest questa sta diventando il caso-esempio di come non si dovrebbe arrivare al massimo campionato italiano.

Il titolo sportivo è una cosa seria e le Società dovrebbero prendere atto delle loro capacità, raggiungere una categoria superiore senza porsi il problema di affrontarla ma andarci quasi come fosse una avventura, una impresa goliardica, una esperienza da raccontare, può andare bene per molti campionati inferiori ma non per il Top10, ovvero il massimo campionato italiano.

Se vogliamo di più per il nostro rugby dobbiamo accettare che il Top10 non è più solo una gratificazione per la Società o il giocatore che ci arriva ma è invece una opportunità di far crescere il nostro rugby e di poter partecipare a farlo. Il Top10 merita rispetto, se adesso è pure inserito nell’Alto Livello significa che come tale va trattato (da tutti vero?).

Da queste parti si è molto apprezzata la serietà del Rugby San Donà che nell’agosto 2020 annunciò di rinunciare al Top10 perchè non era in grado di sostenerlo. Così, sempre da queste parti, non è piaciuto invece chi fece il contrario salvo poi, a distanza di un anno….. . Allora la domanda al CUS Torino è d’obbligo: questo sfacelo inziale è solo una questione che verrà risolta e la Società sta lavorando in quella direzione o la lotta per la salvezza possiamo considerarla un fatto già chiuso?

Dobbiamo tendere all’equilibrio del campionato, se vogliamo che questo recuperi visibilità e tensione, dobbiamo puntare a crescita tecnica ed equilibrio fra le partecipanti. E’ ora si dica forte e chiaro che il massimo campionato italiano non è obbligato ad avere dieci team, che serve il numero in grado di darci la possibilità di vedere buon rugby in crescita, spazi e tecnica per puntare verso l’Alto Livello.

Congratulazioni alla Fiamme Oro che si regalano la testa della classifica, quando il campionato ripartirà (adesso si fa due settimane di sosta) i poliziotti avranno davanti i temibili Lyons, le aspettiamo lì per celebrarle.

Da queste parti ci si chiede perchè il Top10 vada in pausa la settimana prossima e poi quella dopo quando c’è il primo Test Match della Nazionale, per poi giocare nei giorni degli altri due Test Match. Chi ci capisce è bravo.

Peroni Top10, IV Giornata
HBS Colorno v Valorugby Emilia 13-42
Sitav Rugby Lyons v Rugby Viadana 1970 42-27
Mogliano Veneto Rugby v Fiamme Oro Rugby 20-45
FEMI-CZ Rovigo v Transvecta R. Calvisano 36-0
CUS Torino v Petrarca Rugby, 0-91

La Classifica: Fiamme Oro Rugby 17; Viadana Rugby 1970 e Valorugby Emilia 14; HBS Colorno e Femi CZ Rovigo, Rugby Petrarca 13; Transvecta Calvisano 8; Sitav Rugby Lyons 6; Mogliano Veneto Rugby  4; CUS Torino 1

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