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TOP10

IL TOP10 SENZA APPEAL, A PADOVA IL RECORD … DEL VUOTO

Foto: sabato 3 dicembre ore 16: inizia Petrarca vs Calvisano (Foto Marco Basso) 

LA VII GIORNATA Due dati molto importanti vengono dal campo: le Fiamme Oro tengono il passo, c’è Colorno in testa alla classifica. Le due regine hanno dietro, a due punti dai parmigiani, la corazzata Petrarca.

Già, il Petrarca, una vera corrazzata: fino a a qui la migliore in difesa con solo 99 punti subiti in sette partite e la migliore in attacco con ben 265 realizzati,  una rosa micidiale sia per numeri che per qualità complessiva, un livello tecnico decisamente alto tanto che i cambi del secondo tempo non danno nessun sussulto al livello del primo XV quando addirittura non lo alzano; altro plus è che questa squadra ha una ottima capacità di gestione media della partita.

Nonostante tutto questo, che si è visto anche contro Calvisano, il plauso per questa partita va ampio ai gialloneri che sono stati notevoli sia in termini di tenuta del gioco avversario (in vantaggio fino alla metà del secondo tempo), sia in termini di combattimento. Bello il  gioco calvino quando diventava verticale e comunque dinamico e abbastanza veloce, multifase e soprattutto con molti passaggi. Se c’è stato un minimo di spettacolo nel match lo hanno portato da Brescia. Petrarca freddo, concentrato, concreto, con qualche errore di troppo in touche, non sfonda in mischia ordinata e gioco aereo ma gestisce bene le ruck e realizza tre mete fotocopia con il suo solito  carrettino (invincibile) in prossimità della linea di meta. Chi vince ha sempre ragione ma chi diverte è più simpatico.

Ancor meno contenti saranno a Reggio Emilia dove, nonostante la vittoria, il Valorugby viene spesso assorbito dalla assoluta presenza dei Lyons che si mangiano il match solo sulla disciplina. Un po’ spento, forse meglio dire “prevedibile”, il gioco di quelli di Properzi che finisce con una meta per parte ed i piacentini che si portano a casa il punto di bonus che previsione voleva andasse al Valorugby.

IL TOP10 SENZA PUBBLICO Il tema centrale di questa giornata è stata però l’affermarsi della tendenza di una generale mancanza di pubblico sugli spalti del Top10; con un dato allarmante, pesante e nuovo per dimensione,  ovvero quello di Padova dove i Campioni d’Italia hanno giocato davanti al vuoto nello Stadio. Lo stesso Stadio Plebiscito che qualche settimana fa, con la Nazionale,  faceva quasi novemila spettatori per questa partita di cartello del Petrarca ha fatto fatica a superare i novanta.

Nella recente conferenza stampa tenuta dalla FIR  al Salone del CONI a Roma in occasione della fine delle Autumn Series sono stati presentati i numeri della presenze di spettatori negli stadi dove ha giocato la Nazionale, i risultati del seguito che le partite hanno avuto in TV e la presenza social del brand FIR e degli Azzurri. Un vero successo rispetto al più recente passato.

Commentando quei dati e riferendosi al Top10 il Presidente Federale Marzio Innocenti ha di fatto negato che il rugby abbia un vero problema di numeri e riferendosi poi al Top10 ha detto:” E’ chiaro che quando la squadra Campione d’Italia gioca la prima partita in casa e ci sono 50 persone (ndr: numero non vero ma solo esemplificativo)  qualche problema non ce l’ha il rugby, ce l’ha quella situazione, quel tipo di campionato, quel tipo di Società, non il rugby. Il rugby interessa anche a livello locale quando viene gestito in maniera corretta“.

Da queste parti siamo in grado serenamente di confermare che molti match di Serie A raccolgono maggior pubblico di quelli di Top10.

Il nostro davvero amatissimo Top10, ha seri problemi di comunicazione e marketing, ha pretese tecniche decisamente superiori al suo impegno effettivo e pretese di supremazia e/o rappresentanza territoriale spesso non corrisposte, soprattutto dal pubblico. E sono sempre meno quelli che se lo vanno a vedere.

La situazione del Petrarca è solo emblematica ma non solitaria, anche se è davvero originale. E’ la situazione di una Società che da diversi anni ha perso il contatto con la sua città, che non ha approccio di comunicazione con l’esterno e che vede un progressivo abbandono di notorietà sul territorio. Eppure sarebbe uno dei brand più appetibili di tutto il rugby italiano (Urca: “brand” parola di marketing, quindi da rifuggire!). Insomma i Campioni d’Italia sono solo davanti, con un record di spettatori negativo e soprattutto doloroso se si pensa alla storia del Club, ad un fenomeno che non accenna a diminuire e che comprende però tutto il massimo campionato.

Cosa fanno i club di fronte a questo? Litigano con la Federazione? Non pare una soluzione intelligente. Forse, se il Top10, che ha smarrito il suo senso e la sua gente, vuole tirarsi fuori da questa situazione, ci vuole una totale rifondazione. Ben venga anche la Lega ma fatta seriamente e con un serio accordo con la FIR.

Riportare la gente sulla propria strada non sarà facile, ci vuole entusiasmo e se c’è una cosa di cui le Società del Top10 sono generalmente avare è proprio quello. In cambio il livello di autoreferenzialità tocca livelli altissimi.

Forza Top10.

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Risultati della VII giornata di campionato:
Cus Torino v FEMI-CZ Rovigo 18-45 (0-5)
Petrarca Rugby v Transvecta Calvisano 22-15 (4-1)
HBS Colorno v Mogliano Veneto Rugby 49-20
Fiamme Oro Rugby v Rugby Viadana 1970 27-17 (4-0)
Valorugby Emilia v Sitav Rugby Lyons 14-8 (4-1)

Classifica: HBS Colorno 28; Fiamme Oro Rugby 27; Petrarca Rugby 26; Valorugby Emilia 23; FEMI-CZ Rovigo 22; Transvecta Calvisano 17; Rugby Viadana 1970 15; Sitav Rugby Lyons 9; Cus Torino 5; Mogliano Rugby Veneto 4

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