La nuova federazione oggi? Troppo simile a quella passata. Forse no? I meccanismi però sono ancora tutti lì.
Bhe, andando per battute si potrebbe dire che ci sono voluti due anni per comporre un gruppo di lavoro stabile. In questo tempo abbiamo scoperto , ad esempio, che il vice del capo di prima ora è il super-capo di tutta l’area tecnica. Il nuovo Ascione si chiama Pacini, l’ex vice-Ascione. L’ultimo consiglio federle ha deciso che Daniele Pacini infatti è il super-capo dell’Alto Livello a tutti gli effetti, il posto di Franco Smith, per capirci. Non è sbagliato, per carità, diciamo che ritorna tutto un po’ come prima. Niente dualismo quindi, c’è ancora un solo Grande Capo-Tecnico. Augh.
Come prima i Consiglieri federali sono fantasmi, li avete sentiti parlare, rilasciare dichiarazioni stampa? Da queste parti ci si era tanto lamentati, per anni, del regolamento del Consiglio che impedisce ai suoi componenti, salvo il Presidente, di parlare e di dare opinioni pubbliche. Evidentemente da queste parti ci siamo persi per strada il comunicato stampa con l’abolizione di questa norma.
Da queste parti ci si era anche tanto lamentati negli anni passati della mancanza di trasparenza del Bilancio, tardiva pubblicazione e parziale illeggibilità. Alla data del 31 gennaio 2023 non è ancora stato pubblicato il Bilancio Consuntivo FIR 2021. Per questo motivo non possiamo sapere se è leggibile o no, ma di sicuro è trasparente, anzi, invisibile.
C’è un nuovo Segretario Generale, Roberto Musiani, ha sostituito il primo scelto da questa gestione che dopo un’anno è tornato al CONI fra baci ed abbracci (in FIR). L’ex- segretario Michele Signorini risulta oggi essere nel CONI il “Responsabile del settore legale e del regolamento sportivo”, prima di arrivare in FIR Signorini era nel CONI il “Responsabile della conformità alle norme e alle organizzazioni sportive”. E’ stata carriera o fuga dalla FIR? La cortina fumogena vi assalga (come prima).
Una novità c’è: la politicizzazione del sistema di gestione degli arbitri. L’unico apparato federale che non era schiavizzato ai sistemi politici ora lo è. Gli arbitri hanno quindi fatto le “elezioni” ed hanno eletto tre rappresentanti del CNA (ora si chiama così), gli altri sono ancora nominati dalla FIR. Ora le fazioni anche lì sono ufficializzate, era evidentemente l’unico modo per far arrivare i rimborsi in orario.
Insomma, da queste parti piace quel che dice il nuovo Presidente Innocenti, ma questa è l’unica differenza che si trova dal sistema precedente. Del resto, come il predecessore, parla solo lui. E di tutto (come prima). Anche su questa cosa una differenza c’è: la sensazione è ormai diffusa, con chiunque si incontri questo argomento viene poi fuori, tutto quel presenzialismo denota la mancanza di una vera squadra. Come prima? Dal Presidente di prima nessuno si aspettava una squadra, si sapeva com’era, invece si pensava che il dopo sarebbe stato …
Quindi in FIR si continua a vivere in una monarchia assoluta, solo che ora quel che dice il Re ci piace (almeno da queste parti piace). Ma siamo nel 2023, le monarchie europee sono tutte costituzionali, strano che nel rinnovamento promesso sia previsto che la FIR persegua lo stile molto vicino al Luigi XIV di Borbone. Si era previsto un sistema manageriale per la nostra federazione, l’unico metodo davvero in grado di garantire un vento innovatore, ci si è ritrovati, per ora, con gli stessi giochetti di prima, e soprattutto con i soliti plenipotenziari.
Tagliamo corto. Quanto sopra tende a dimostrare che portare il cambiamento è difficile e sedersi sopra il vecchio sistema è facile e comodo. La domanda è sempre la stessa: può il “vecchio sistema” essere innovatore? Questa è la sfida che sta affrontando Innocenti. Ma la risposta è ovvia ed è palese a tutti, un semplice “no”. In FIR è più che mai evidente che il sistema sta rigenerando se stesso.
Qualche fan di Luigi di Borbone di dirà che però “la sostanza” in FIR sarebbe cambiata. Dispiace non riuscire a vedere questa cosa ma, del resto, in un mondo come quello della FIR, dove la forma si fa sostanza, il cambiamento dovrebbe partire anche dalla forma.