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Il bello di essere brutti

IL FEELING COMUNICATIVO DEI DIRIGENTI FIR

Semplicemente non dicono le cose, la comunicazione della FIR è quanto di più enigmatico ci sia, in FIR il “comunicare” è inteso dai suoi massimi dirigenti un po’ come lanciare le brioche dalla finestra, fare una donazione ai bisognosi, elargire corsi di autostima al popolo inconsapevolmente bue.

Perché se c’è una cosa che contraddistingue i nostri vertici FIR è la loro convinzione di sapere quello che fuor di loro gli altri devono sapere. Ma perchè fanno così? Hanno paura che certe cose, a saperle, ci verrebbe l’orticaia, il fuoco di S. Antonio? Il prurito alle natiche? Ma allora, caspita…. che state combinando?

Ma sia chiaro, non c’è la stiamo prendendo con coloro che in FIR fanno il mestiere della “comunicazione”, loro dicono quello che gli dicono di dire; ce la stiamo prendendo con i massimi dirigenti, si, con loro, i politici e non politici. Perché i secondi, in questa cosa sono anche più “tosti” dei primi. E comunque politici e non, a parte il grande capo, avete mai sentito uno di loro fare una dichiarazione? Sssttttt. Insomma i nostri dirigenti non hanno feeling con la comunicazione.

Cosa non comunichiamo? Dai facci un esempio? Ah me la mettete giù così?  Nessuno sa più niente dei progetti e degli stati di avanzamento della Commissione Sud, così nessuno sa niente della Commissione per il Top10, nessuno sa niente dei lavori della Commissione Paritetica e di Conciliazione, chi la dirige, che fa di bello? Cosa sta combinando la Commissione Impianti,  che fanno di bello i nostri rappresentanti in Rugby Europe, o in World Rugby? Ci sono nuove nomine per le Zebre? A chi è andato quel finanziamento federale …. ?

Qualcosa di più recente? Che posizioni hanno preso i nostri in URC o nel Board del Sei Nazioni? Che sta facendo Marco Aloi nuovo direttore del Top10? Quali altre nomine sono state fatte, anche quelle tecniche, e che obiettivi devono raggiungere? Riguardo a questa ultima cosa si può dire, a titolo di buon esempio, che le nomine tecniche e gli incarichi a progetto  non comunicati dalla FIR sono una percentuale decisamente vicina al 100%.

Potremmo andare avanti ma è inutile, tutte le cose che non ci sono state comunicate i grandi Dirigenti le sanno, tutte, che gliele scriviamo a fare?

Per non parlare poi della comunicazione monca. Un esempio per tutti: il Consiglio Federale del 28 gennaio, secondo la comunicazione ufficiale FIR, si sarebbe riunito solo per definire la composizione della nuova Commissione Nazionale Arbitri. Insomma giusto un quarto d’ora. Poi tutti in trattoria a farsi un giro di bucatini?

In compenso però quei dirigenti così volonterosi di silenzio stampa, vanno poi in giro a spettegolare, così filtrano decine di informazioni faziose ed interessate, spesso distorte da giudizi ed istanze arrivistiche. L’informazione e la comunicazione negata diventa così arma di competizione politica, di candidature e promozioni, di avanzamenti e siluramenti. La (non) comunicazione federale ridotta a perenne munizionamento per le ambizioni di Tizio o di Caio.

Ma, per favore, un minimo di attenzione: di questa cosa che si racconta in questo spazio web oggi ce ne lamentammo pesantemente con la precedente gestione della FIR. Dispiace profondamente dover riscontrare che in fondo certe cose non sono state toccate dal “cambiamento”.

Anche se qualcosa in effetti è cambiato rispetto al passato: lo spettegolamento ed il chiacchiericcio, la denigrazione e lo sfregio dialettico è aumentato fino a farsi assordante. Questione di feeling.

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