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QUESTIONE D'ELITE

NON E’ UN AIUTINO E’ UNA MANCANZA DI RISPETTO

Il Rugby Mogliano ha avuto quello che è parso un “aiutino” dalla Benetton, ormai diversi mesi fa. La ricca e super attrezzata Società dell’URC ha destinato alla squadra del Terraglio, al tempo in grande difficoltà di uomini e di mezzi, i suoi prospect migliori: giovani accademici e riserve argentine che erano state ingaggiate per crescere all’ombra del magico campionato United rugby Championship. Da molte settimane sono a Mogliano ed i risultati si sono visti.

Ad oggi “l’aiutino” della Benetton frutta al Mogliano tre punti di distacco in classifica dal CUS Torino, esattamente i punti che significano la salvezza per i biancoblù e la retrocessione in serie A per i piemontesi.

Sono pochi ad avere dubbi sul fatto che, se il Mogliano si salverà, l’apporto della Benetton sarà stato determinante. Un apporto del quale evidentemente  non ha potuto beneficiare il CUS Torino che è rimasto lì, con i suoi soli mezzi, quasi a fare da vittima designata.

Non si conoscono i criteri che hanno portato quei giocatori della  Benetton Treviso a Mogliano ma, considerato che quei ragazzi sono pure “accademici FIR”, il coinvolgimento federale pare scontato. Insomma, Benetton Treviso e FIR tifano Mogliano? Ma no dai. Pensateci: è’ peggio di così. E comunque Mogliano e Benetton forse non c’entrano proprio nulla. 

Però, pensiamoci su un attimo, in base a quale principio sportivo un club tecnicamente potente come la Benetton Treviso può destinare propri giocatori ad una sola squadra di Top10 destabilizzando e falsando di fatto quel campionato?

La risposta sarebbe facile: perchè nessuno si alzerà in piedi per dire di non farlo. La FIR, l’unica che dovrebbe farlo, ha voluto considerare il Top10 come uno zerbino, questa “nuova” Federazione ha fatto così.  Quindi, chi mai si sarebbe alzato per salvaguardare il Top10, parlare a favore dei club del Top10? Ve lo vedete Innocenti farlo? Smettete di ridere ed andiamo avanti.

Il 25 marzo Mogliano e CUS Torino hanno il match salvezza di campionato, chissà se, per l’occasione, arriveranno a Torino un pugno di giocatori dalle Zebre, qualcuno dal Petrarca, un paio dal Valorugby o dal Calvisano.  Chissà. Le righe che avete appena letto sono assurde vero? Già. Avete ragione.

Non è assurda invece questa domanda:  se una società non è in grado di stare in un campionato, in nome di che cosa una terza Società, per di più professionista, può destinare a lei, solo a lei, un aiuto tecnico ?

Sia chiaro, il Rugby Mogliano ha fatto bene a chiedere e ad accettare, il Rugby Mogliano ha fatto il suo dovere: ha sfruttato ogni opportunità le venisse davanti per dare al suo sodalizio il meglio possibile.

Il tema semmai è come sia stato possibile che la FIR abbia permesso che accadesse una cosa del genere. Come è possibile che si sia compiuta  quella che qui pare palesemente una contraffazione o almeno una evidente alterazione dall’esterno del campionato di Top10,  effettuata a mezzo di una Società professionistica finanziata dalla FIR per il 50% del suo bilancio.  Di fatto è la FIR che si mette ad alterare un suo campionato. La FIR che decide chi vince in un suo campionato? Ma no dai… wow.

La questione dei giovani talenti destinati a certi club di Top10 e non ad altri è però una storia vecchia, che questa “nuova” Federazione aveva promesso finisse. Invece è andata anche peggio.

Da queste parti si crede aver capito quale sia stato il “puntiglio” federale che ha generato questa incredibile situazione. Speriamo che i dispetti fra il Presidente Innocenti ed i club di Top10 siano terminati, perchè li stiamo pagando cari.

Detto questo, sulla questione pare si possa dire aver individuato i veri responsabili di questo fatterello indecente e non stanno certo a Mogliano, nemmeno a Treviso.

Quanto accaduto è un segno tangibile e forte della mancanza di rispetto che questa Federazione ha avuto verso il Top10. Non controllare se questo scambio fosse lecito e/o legittimo in termini di competitività oggettiva, non curarsi dello squilibrio che questa mossa avrebbe creato, sono cose brutte.

Mettere il minutaggio dei propri pupilli federali, mettere il proprio sgangherato progetto accademico per i club URC, mettere i propri obiettivi politici,  mettere tutto questo davanti a tutto, davanti ai club, davanti al massimo campionato italiano, davanti alle Società…. questo non doveva accadere.

Mettere tutte quelle cose davanti all’equilibrio di una competizione… c’è qualcuno che si è dimenticato che il rugby è uno sport?

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