Mentre si scrive manca un palmo all’inizio dei TOP10-Play Off 2023 che propongono quest’anno una sfida assolutamente diversa dal solito, frutto di un cambio di geografia nel rugby italiano visibile da tempo. Supportata dall’ingresso nei “top team”, per la sua prima volta, del Rugby Colorno di Casellato & Frati (e Stefano Cantoni), ecco a voi: Veneto Vs Emilia.
Petrarca e Rovigo per la terra del Doge da una parte e, oltre al citato Colorno, il Valorugby indicizzato dal sempreverde Roberto Manghi autorevolmente consigliato da un certo Jacques Brunel, per la terra che fra Parma e Reggio è sicuramente “terra di eccellenza dei sapori“. Anche sapore di rugby, evidentemente.
Veneto ed Emilia terre del rugby più profondo, da sempre e non certo da ora terre dove c’è enorme attenzione e passione per il nostro sport, dove molte sono le opportunità ovali e convivono molto vicini dei grandi vivai ovali. In queste terre ci sono i club gestiti da grandi imprenditori amanti di sport, ci sono vere e proprie scuole di rugby, iniziative comuni fra i club, questi sono solo alcuni fra i tanti motivi che portano oggi a questa nuova sfida.
Va detto che fra Veneto ed Emilia ci sono anche i due team di URC che però, pur con diversissimi risultati sul proprio campionato, hanno identico impatto sul territorio: nullo.
Veneto ed Emilia si sfidano ai play off, una conclusione più che attesa annunciata dagli eventi. Il campionato 2022/2023, fino a quest’anno a dieci squadre, ha ospitato 3 Venete (Petrarca Rovigo Mogliano), 3 Emiliane (Valorugby Colorno Piacenza), 2 Lombarde (Calvisano Viadana), 1 piemontese (CUS Torino retrocesso) e 1 Laziale (Fiamme Oro, anche se la sua territorialità “romana” secondo alcuni è tutta da vedere…).
Veneto Vs Emilia è la sfida 2023 ma è assolutamente inedita, in passato le cose sono andate ben diversamente.
Negli ultimi dieci anni di Play Off dietro all’attuale (nove campionati assegnati, perchè bisogna togliere il 2020 sospeso per pandemia) la maggior partecipazione non è delle 3 Venete (Petrarca 3 volte, Rovigo 8, Mogliano 1) che però hanno vinto la relativa finale 5 volte (2 Rovigo, 2 Petrarca, 1 Mogliano), ma delle 2 lombarde (Viadana 3 volte, Calvisano tutte le 9 volte) che hanno vinto 4 scudetti (tutti di Calvisano), l’Emilia vanta le 3 partecipazioni proprio del Valorugby (senza vittorie finali).
Nel 2015 e nel 2018 sono arrivate ai Play Off anche le Fiamme Oro che non sono approdate in finale scalzate una volta da Rovigo e l’altra dal Petrarca. I Cavalieri Prato unica toscana del mazzo, sono entrati nei Play Off nel 2013 ma hanno lasciato, in finale, lo scudetto a Mogliano nel 2013.
Il Valorugby è un progetto del 2018, raccoglie l’eredita del Rugby Reggio approdato nel massimo campionato nel 2011, ma subito nel 2019 approda ai Play Off senza mai più uscirne. Tre partecipazioni ad oggi (2019 2021 2022) ma nessuna finale avendo trovato a sbarragli la strada una volta a testa Calvisano, Petrarca e Rovigo.
Negli ultimi dieci anni e 9 campionati assegnati, i diciotto posti in finale a disposizione sono stati occupati 6 volte dal Calvisano, (4 vittorie appunto), 7 volte da Rovigo (2 sole vittorie) 3 volte dal Petrarca (2 vittorie) e 1 volta da Cavalieri e Mogliano (1 scudetto al Mogliano di cui quest’anno ricorre il decennale).
Ecco perchè la sfida Veneto Vs Emilia è una cosa assolutamente nuova. Nuova non è la sede della Finale, come lo scorso anno sarà lo Stadio Lanfranchi di Parma (sede e stadio della Federazione), inconsueta invece data e ora, alle nove di sera di domenica 28 maggio, certamente più in favor di TV (e questo è un bene) che di trasferta. Su questo ultimo aspetto la passione di Veneto ed Emilia sapranno metterci una pezza.
Più difficile sarà mettere una pezza sulla mancanza di reale partecipazione e soprattutto di investimenti della FIR a questo campionato ed ai relativi Play Off ma è argomento che ora non ci interessa, adesso divertiamoci davvero con questa bellissima sfida Veneto Vs Emilia che si preannuncia gustosissima. Rugby, passione italiana.
Ci vediamo allo stadio.