Si chiede scusa ad Andrea Piardi, a nessun arbitro piace guadagnarsi un titolo, anche quello che c’è qui sopra, un grande arbitro disdegna il palcoscenico e la vetrina. Il nostro Piardi è senz’altro così e quindi mille scuse, siamo lieti di poterle fare a lui, a certi suoi colleghi inglesi o sudafricani non ce la faremmo.
In verità questo titolo parte da una festa, quella che sicuramente sarà scoppiata in casa del nostro arbitro bresciano e quella che è partita in tutto il movimento ovale italiano, certamente anche qui, quando si è saputo che il nostro Andrea avrebbe ricevuto la convocazione come Assistente Arbitro per i prossimi Mondiali di Francia. Grande notizia ed un milione di congratulazioni.
Però mentre tutti festeggiano è meglio che ci mettiamo da parte in un gruppetto, venga chi vuole ma sono inclusi e soprattutto precettati un certo Falzone, sicuramente il Presidente Innocenti, Pacini, persino Ascione va là, e tutti questi dicano a voce alta una sana verità: Piardi merita di più.
Il nostro meritava quella stramaledetta convocazione nel panel degli Arbitri, quelli con il fischietto per intenderci, questo al di là di numeri e statistiche, che poi quelle sono sempre buone quando si parla della nostra Federazione e dei nostri ragazzi, che io vorrei vedere quelle del georgiano.
World Rugby ha selezionato 26 arbitri, 12 sono i fischietti di cui 4 inglesi, 2 australiani, 2 neozelandesi, ed uno georgiano, irlandese, francese e sudafricano. Ci sono poi i 7 assistenti, uno per Nation: Irlanda, Galles, Australia, Francia, Italia, Nuova Zelanda, Inghilterra. Quindi i 7 TMO che, dopo i 2 irlandesi sono uno australiano, inglese, neozelandese, sudafricano e gallese.
Tutto a posto evviva, la logica è perfetta, i nomi sono anche gli stessi di passate edizioni, li trovate qui sotto, ma il tema non è questo. Così come il tema è senz’altro ma non solo quello che Andrea Piardi si meritava un passo in più, tecnicamente e formalmente.
Perchè c’è un altro tema. La scelta degli arbitri per i Mondiali non è solo la dura ed estenuante scelta che i designatori internazionali ci hanno raccontato con le loro dichiarazioni post nomination, ma anche una dura partita a scacchi che riguarda non solo la “potenza”, il prestigio e la presenza delle singole Nation, ma anche e soprattutto il modello di gioco che dovremo vedere in campo, la sua gestione, il suo indirizzo. E su questo la partita è molto più seria, questo è il vero risiko arbitrale: scegliere il futuro ed avere mezzi per imparare di più sul futuro del gioco.
Per questo il riconoscimento delle capacità di un arbitro non è solo un traguardo per lui ma anche una affermazione di presenza e di crescita della nostro comunità di fischietti e per la conoscenza delle dinamiche di gioco. Avere un nome nel gotha significa partecipare di più nel comprenderle e gestirle.
Insomma: per crescere nei fatti il nostro movimento ha bisogno di crescere nelle aule dove si impara, quest’anno avevamo un nome davvero ottimo come Piardi, lo avremmo voluto uno scalino più in su. Perchè dopo diversi anni (post Mitrea) questo nome è davvero quello giusto.
Quindi si alzi la voce per dirlo, lo faccia la FIR e lo faccia per due motivi: prima perchè è vero e poi (birbanti questi italiani) perchè fra quattro anni i nomi italiani giusti saranno forse due e li vogliamo tutti dentro.
Fischio finale.
.
Ufficiali di gara della Coppa del Mondo di rugby
Arbitri: Nika Amashukeli (Georgia), Wayne Barnes (Inghilterra), Nic Berry (Australia), Andrew Brace (Irlanda), Matthew Carley (Inghilterra), Karl Dickson (Inghilterra), Angus Gardner (Australia), Ben O’Keeffe (Nuova Zelanda), Luke Pearce (Inghilterra), Jaco Peyper (Sudafrica), Mathieu Raynal (Francia), Paul Williams (Nuova Zelanda).
Assistenti arbitrali: Chris Busby (Irlanda), Pierre Brousset (Francia), James Doleman (Nuova Zelanda), Craig Evans (Galles), Andrea Piardi (Italia), Christophe Ridley (Inghilterra), Jordan Way (Australia).
Ufficiali di gara televisivi (TMO): Brett Cronan (Australia), Tom Foley (Inghilterra), Marius Jonker (Sudafrica), Brian MacNeice (Irlanda), Joy Neville (Irlanda), Brendon Pickerill (Nuova Zelanda), Ben Whitehouse (Galles).