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FIR E DINTORNI

LA DIREZIONE ALTO LIVELLO DELLA EVANESCENZA

Il sette dicembre dello scorso anno la FIR ci presentò il “la nomina di Marco Aloi a nuovo Direttore del Torneo per il Campionato Italiano Peroni TOP10” (oggi “Serie A Elite”) e subito, anche e soprattutto da queste parti, fummo presi da un certo entusiasmo, un fiotto di sana e positiva fiducia, insomma, si era davvero contenti. Si appoggiò la nomina e quindi la persona incaricata.

La FIR, si pensava,  metteva davanti al progetto di “Alto Livello” per il massimo campionato italiano un “manager”, un professionista che avrebbe gestito le sue risorse per organizzare  club e campionato, per dare un volto vero e “alto” al rugby italiano.

Già ma quali risorse? Perchè risorse il Direttore Aloi non ne ha mai avute, non risulta abbia mai avuto alcuna delega vera, è stata talmente inconsistente questa posizione che non se ne dovrebbe nemmeno poter parlare. Questo “Direttore” al massimo ha fatto da passa-ordini del Presidente. L’unica volta che deve avere preso una sua iniziativa deve essere finito in pieno conflitto con il Grande Capo e si è ritrovato ad essere indicato, una totale retrocessione, non più Direttore del Torneo ma “consulente per la Direzione della Serie A Elite” (26/07/2023 Comunicato FIR di presentazione della stagione 2023/2024).

Di questa figura del “Direttore del Torneo” (o consulente della Direzione) c’è talmente niente in termini di documenti ufficiali e di report decisionali che se ne può parlare solo per sentito dire o per racconti e spifferi dei corridoi. Su questo tocca anche qui basarci.

Imposto ai Club dalla FIR e pagato di fatto dai Club, come Direttore o consulente che fosse, non ci risulta abbia preso in un anno alcuna decisione, ha fatto da scudo a quelle del Presidente, ha di fatto appoggiato e sostenuto lo svuotamento di ogni capacità di intervento dei Club verso la FIR.  Questo Direttore è parsa una figura che dovesse tenere impegnati i Club in chiacchiere mentre altrove si decideva alle loro spalle.

Il fatto che Marco Aloi sia una bella persona ed un ottimo professionista non esclude, purtroppo, che sia caduto in un giocaccio: dispiace molto vederlo sminuito mentre il suo Presidente fa e disfa del Campionato italiano come gli pare.

Il più grande insuccesso è stato che durante questo anno di “Direzione”  il livello di scontro fra Club e FIR è arrivato a livelli che non si erano mai visti da decenni; il “Direttore” ha dato l’idea di sostenere molto bene la narrazione federale che i Club fossero in mano a degli incompetenti e ogni accadimento fosse solo colpa dei Club e, fra questi, di alcuni in particolare (che siano Petrarca, Rovigo, Valorugby….??) Forse ha pure cercato di spaccare il fronte dei Club più che ricucirlo (cosa non bella), sta di fatto che il risultato di un anno di direzione/consulenza è stato un disastro.

Il risultato tangibile? La FIR decide da sola, o si fa come vuole lei o nisba. C’era bisogno di un “direttore” per questo?

Il campionato ha fatto un passo avanti? Certo che si, in campo è proprio così, c’è maggior competitività ed  il merito è palesemente tutto dei Club che ci hanno ancora una volta investito, anche se questo è stato loro rinfacciato come uno sbaglio, una stupidata.

Fuori dal campo purtroppo le cose non sono andate bene. L’evento della Finale del campionato dello scorso maggio è stato molto bello, una cosa davvero ben gestita. Ma una serata molto bella vale un anno di “guerra”?

Non si era mai vista una costruzione Federale così contraria ai Club come nell’ultimo anno.  A quelli di Top10/Serie A Elite è stato chiesto di far da scendiletto (con i propri soldi) alle iniziative federali, fino alla bugia di essere dei Club mantenuti dalla FIR. Qui parlano i numeri, è una grossa e penosa fandonia. Ma mentre veniva detto questa assurdità il “Direttore o consulente” dove era? Come in tutte le altre occasioni di scontro e di attacco ai Club, il loro “direttore-consulente”, colui che prima di tutti dovrebbe esserne almeno l’interprete, dove era?  

E’ stato bello quel sette dicembre ventidue, poi l’evanescenza, unica cosa di alto livello di questa storia, ha preso il sopravvento. Si è però consapevoli che le responsabilità di tutto questo disastro, di questa guerra latente, di questo clima infuocato, sono di chi questo ruolo lo ha reso così vaporoso e non lo ha lasciato crescere: la Presidenza FIR.

Sempre e comunque: Forza Rugby italiano!

 

 

 

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