Partito il Sei Nazioni con la caratteristica generale delle squadre incerottate. Soprattutto la Francia, poi l’Inghilterra in fase sperimentale, il Galles a corto di ossigeno (eppure, che gran match); tutto comunque nella norma, è l’anno del dopo-mondiale, i team ripartono, tutto è un po’ sospeso, le infermerie sono anche camere di decompressione.
Anche l’Italia è partita e, da queste parti, ha fatto molto piacere che, finalmente, per una volta dopo diverso tempo, ci si è divertiti a guardare una partita della nostra Nazionale e il merito non è stato certo dell’Inghilterra, mediocre e imbolsita come poche volte.
Gli Azzurri hanno fatto quello che sanno fare con un certo ordine, anche quando sono andati sotto ci sono rimasti senza tracollare, senza entrare in fase di shock e senza sbandare vistosamente. Siamo stati “solo”, sia tatticamente che per skill, inferiori alla nostra avversaria di giornata. Certo, diranno molti dall’alto di un bellissimo ottimismo, “ma quella era l’Inghilterra !” . Certo, si risponde qui, erano proprio loro, ma sono venticinque anni che ci giochiamo al Sei Nazioni, stiamo ancora a fare il giochetto che sia la prima volta?
E comunque qualcosa lo abbiamo vinto anche noi, tre mete a due per l’Italia, non fa punti e non regala corone d’alloro ma il sapere andare in meta non era scontato dalle nostre parti. Poi la bellezza tecnica e la maturità di alcuni dei nostri, ottimo Ignacio Brex Mr Off load, poi Federico Ruzza che stende molti dei suoi avversari sulla prestazione ed infine Mirco Spagnolo, alla sua prima entra e come se niente fosse vendica qualche crack di mischia precedente. Bene bene.
Insomma questa Italia è piaciuta proprio per questo, non si è piegata ma soprattutto non si è autocommiserata in campo, ha vissuto il match con la consapevolezza di essere un team del Sei Nazioni, una cosa da onorare con tutto quello che si può e, ad essere sinceri, si può dire che ce l’hanno messa tutta. Ed anche di più.
Il primo tempo quasi tutto nostro, il secondo tutto loro, salvo per la corsa finale di Ioane che ci ha avvicinato nel punteggio ed ha recuperato il punto di bonus che, fosse anche solo per una settimana, ci mette davanti alla Francia che ha esordito davvero male, quella si, nella notte marsigliese del Velodrome.
Quando hanno deciso gli inglesi sono saliti in cattedra e per noi non c’è stata storia. Questo è il tema per nulla positivo. Forse perchè sono venticinque anni, forse perchè qui non ci si rassegna al fatto che adesso c’è un Head Coach nuovo e lo storytelling italico vuole che si ricominci di nuovo tutto da capo. Però quelli della Rosa quando hanno voluto hanno fatto quello che serviva loro, senza tanti patemi e la palla noi non l’abbiamo mica più vista.
Eppure in campo si sono viste belle cose, i nostri centri hanno vinto la loro sfida con i pari di Sua Maestà, la mischia no, aiuto. E poi noi abbiamo messo giù anche qualche fallo di troppo e poi quel calcio sbagliato di Allan…. Va bene, siamo stati in partita e per oggi questo ci basta
L’Italia della prima sfida si è guadagnata di essere rimandata alla prossima partita, questa si chiude così, senza infamia anche senza lode e per poter discutere di come funziona il nostro team dobbiamo aspettare, se lo sono meritato. Però la prossima è l’Irlanda… urca! Perchè anche loro sono li da venticinque anni ma in questo momento sono davvero tosti… beh staremo a vedere.
Forza Azzurri.