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FIR E DINTORNI

LA PASSERELLA

Nella foto di Marco Basso: In alto a sx Marius Mitrea, al centro Carlo Checchinato, in basso “The Ghost” Marco Aloi Direttore (?) della Serie A Elite

Al bellissimo Derby d’Italia, una delle massime espressioni della Serie A Elite,  del 12 maggio scorso  si è palesata una moltitudine di vip del nostro rugby, tutti in tribuna centrale a far da corollario al Presidente Federale Marzio Innocenti.

C’erano molti vip federali e di varia estrazione ma gran pochi, forse davvero nessuno, in qualche modo collegato alla Serie A Elite. Perchè nulla dentro la FIR è veramente collegato ai campionati italiani, almeno non fra i Vip federali. Non lo sono  i vip tecnici, che generalmente si muovono su profili di Accademie o “Franchigie”, ad altre attività legate al mondo Azzurro, oppure ad una delle tante selezioni azzurre. Non lo sono i consiglieri federali o, come si chiamerebbero di questi tempi elettorali, “i politici federali”, nessuno di loro è davvero collegato ad un progetto che direttamente ed esclusivamente riporti alla Serie A Elite e stiamo ancora cercando, con il lanternino, i resti di una “Commissione per il campionato” varata anni fa e scomparsa da ogni radar molto presto.

E’ però una cosa che si sapeva ben prima della partita di domenica il fatto che nessun vip federale, che fosse quel giorno allo stadio, in qualche modo fosse davvero, profondamente ed operativamente, “coinvolto” con il massimo campionato italiano e questo, oltre ad essere sconfortante, consegna la misura del concreto e totale abbandono in cui versano i campionati italiani, a partire da quello di vertice. Insomma, questa non è una novità di questo fine settimana.

Però la novità c’era,  allo Stadio infatti era presente, per una volta, per la prima volta a Rovigo, Marco Aloi,  il (forse) Direttore della Serie A Elite,  colui che è stato nominato del Presidente Federale con quel ruolo e che, in un anno e mezzo, non solo  non ha prodotto nulla per il campionato, ma non si è praticamente mai visto nemmeno alle sue partite tanto che, in un appuntamento del mio Podcast “Dalventotto”, mi sono giocosamente permesso di scherzare sul fatto che del rugby conosca le regole.

Ora va detto, il suo ruolo forse non ha prodotto nulla perchè il Presidente Innocenti ha voluto così, questi ha trascorso tutto il suo mandato a  litigare anche pretestuosamente con i Club, rendendo il mandato di Aloi una patacca. Una patacca pagata dai Club, perchè lo stipendio ad Aloi, come ha più volte sottolineato la FIR, lo pagano proprio i Club.

Sopra quel mandato vuoto il buon Aloi si è comodamente seduto, evidentemente assecondando il Presidente e senza nulla produrre, per un anno e mezzo. Per questo a questo “Direttore” della Serie A Elite,  da qui abbiamo chiesto le  dimissioni. Ma il punto oggi non è questo.

Perchè in quello stesso Episodio del Podcast Dalventotto, il numero 27, il sempre preciso Ivan Malfatto giornalista ma soprattutto “partner-podcastista” (il divertente termine l’ha inventato lui)  ha raccontato di una indiscrezione, un piccolo scoop, evidentemente rilevato in ambienti federali, che racconta di un Marco Aloi presente in FIR non per il campionato ed i Club ma per una attività legata alla Nazionale Maggiore. Se la cosa fosse confermata i significati almeno “stucchevoli” sarebbero due.

Il primo è che pare “brutto” (ad essere gentili) che un dirigente pagato con i soldi dei Club, invece di occuparsi di loro e dei campionati, si occupi di Azzurri e di altri massimi sistemi. Sembra una presa in giro da parte della  FIR verso i Club ed al Campionato di vertice (immaginarsi cosa c’è per quelli sotto).

Il secondo  è che, a questo punto, scomparso quello che lo faceva quasi per finta, in tribuna fra i super Vip federali non c’era davvero nessuno che si occupasse del massimo campionato italiano.

Insomma quella tribuna era davvero solo una passerella, una esposizione di vip sportivi in diretta TV, una mostra di muscoli e gloria durante la quale il Presidente Innocenti avrà potuto anche dire, come ha fatto, che lui non ha problemi con nessuno dei Presidenti di Club, ma non può certo raccontare, solo perchè siede a vedersi una bella partita, che, di quei Club, del loro campionato, se ne sia mai veramente occupato in termini di supporto, sviluppo e crescita. Anzi, certe indiscrezioni dicono il contrario.

Il Campionato però, cari loro, va avanti lo stesso, con un “suo” Direttore, pagato dai Club,  che dovrà spiegare a quei Club se è vero che in verità si occupa di altro, ed andrà avanti nonostante un gotha federale che crede di far parte della bellissima comunità del rugby italiano e della Serie A Elite, non perchè gli ha procurato risorse ed opportunità (la Serie A Elite non ha nemmeno un title sponsor) ma solo perchè si siede in tribuna centrale a guardare qualche partita all’anno.

Smontate quella passerella.

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