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FIR E DINTORNI

URC ! LE SUGGESTIONI DEL PRESIDENTE ED IL BUCO DI BILANCIO

URC, “franchigie”, Zebre e Benetton, Marzio Innocenti.

Partiamo dalla fine: non può essere solo “campagna elettorale”, da queste parti sembra più impotenza di fronte all’ineluttabile, mancanza di ammissione sulla incapacità di agire, nascondere la polvere sotto il tappeto. Vedetela come volete ma il Presidente non ha compiuto il balzo promesso ed ora si becca tutte le incognite del sistema. Di cosa si parla? Si parla di Zebre anche se è l’unica cosa che non viene citata, si parla del fallimento della politica federale in fatto di URC.

Ci si riferisce ad una intervista che certo tutti voi conoscete di Amerino Zatta Presidente del Benetton Treviso il quale, fra l’altro, denunciava:” Non possiamo essere gli unici a dare così tanti giocatori alla Nazionale“. La cosa è stata presa dai più come un vero e proprio endorsement della Benetton ad una nuova franchigia in URC, un appoggio al Petrarca che da tanto lo chiede.

Ma se la frase di Zatta arriva a fare un favore al Petrarca in URC, parte però dalle non citate Zebre e dalla loro incosistenza in termini di apporto al rugby internazionale. Zatta è stato elegante ma la questione è nota: le Zebre sono un flop ormai conclamato.

Chi aveva avuto grandi idee per risolvere la questione Zebre (chiuderle) era proprio il candidato alle scorse elezioni federali Marzio Innocenti, chi si è guardato bene dal farlo ma ha alimentato la macchina sprecona della “franchigia” parmigiana raccogliendo zero successi e tanti debiti è stato il Presidente Marzio Innocenti. E poi c’è la questione di quell’indimenticabile “calcio nel sedere” che il Presidente Innocenti dette, a suo tempo, sulla questione, proprio al Petrarca.

Così, evidentemente letto il discorso di Zatta, Innocenti rilascia una intervista ad Andrea Martucci sul Gazzettino, un tentativo di riparazione con Treviso e di apertura a Padova, ovvero a quella sponda tuttonera che ultimamente sembra sia stata ricontattata per sapere se le piace ancora il discorso URC.

Ma al posto delle Zebre o come terza franchigia? Qui Innocenti, poco incline ad ammettere errori e decisamente poco deciso a smontare una macchina fatta di consulenti e molti altri amenicoli (anche) clientelari, che sono le Zebre, dice a Martucci:” Attualmente però abbiamo due franchigie consolidate, certo la situazione può sempre cambiare, ad esempio si parla di un disimpegno di una delle franchigie del Galles o anche di un possibile allargamento del numero di partecipanti all’URC. Siamo pronti a cogliere le opportunità che dovessero presentarsi”

Pronti a cogliere le opportunità? Quindi terza franchigia o, in tutti i casi nuovi investimenti? La FIR è pronta a cogliere altre opportunità?

Fa piacere sapere che la FIR è pronta anche se i suoi conti (quei conti: i danè, gli schei, euro, palanche) non dicono così. Non è polemica è realismo.

Per darvi un quadro rapido e veloce della situazione economica della Federazione a guida Innocenti citiamo di seguito l’incipit dell’editoriale di Gianluca Barca nel numero 191 (l’ultimo quando si scrive) della rivista All Rugby:”

Il 2025 rischia di essere per il rugby italiano l’anno zero dal punto di vista economico. Zero nel senso che, in base all’analisi dei bilanci federali, per quella data potrebbero essersi esaurite le riserve frutto della cessione al fondo CVC dei diritti commerciali dell’URC  e del Sei Nazioni. E al netto di quelle riserve le spese di gestione degli ultimi esercizi hanno superato di circa il 20% le entrate correnti.  Qui non si vuole analizzare come quelle riserve sono state spese, se in modo virtuoso o meno. Il problema è dove il rugby italiano, con le attuali strutture, può pensare di accrescere le sue risorse e mantenere gli standard attuali”. 

Quindi come le cogliamo queste opportunità? Con quali capitali? Perchè anche passando il titolo delle Zebre al Petrarca rimane comunque il problema del debito delle Zebre: come si paga? Chi? Ma senza il taglio delle Zebre, come sembra dire il Presidente Innocenti, come si “coglie questa opportunità”? Perchè ci sono anche quei circa cinque milioncini di euro da dare ogni anno al Petrarca (a parità di trattamento con le altre “franchigie”) per stare in URC, da dove verrebbero fuori?

Perchè quella del Presidente pare essere una bella sparata, una delle  sue solite suggestioni ad ampio spettro che fanno bene alla fantasia ed ai commenti sui social. Ma sicuramente non sono niente di concreto e forse nemmeno di “vero”.

Ripartiamo allora dall’inizio: non può essere solo “campagna elettorale”, da queste parti sembra più impotenza di fronte all’ineluttabile, mancanza di ammissione sulla incapacità di agire, nascondere la polvere sotto il tappeto….

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