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FIR E DINTORNI

ELEZIONI FIR: E ALLORA SETTEMBRE SIA. PER IL RUGBY ITALIANO

E allora settembre sia. E’ arrivata nella tardissima serata la comunicazione ufficiale che l’Assemblea dei Club FIR che eleggerà il nuovo Presidente Federale (almeno qui, al momento, ci si augura che sia nuovo) si svolgerà il 15 settembre, a Bologna.

Il web ha pulsato, subito dopo la notizia, commenti ed opinioni sulla data scelta, alcuni nostri “politici” ovali hanno fatto in modo si conoscesse la loro idea in merito a così tanta fretta di celebrare l’assemblea, che in effetti era convocabile fino a marzo del prossimo anno. Questo non è un dato secondario, per il movimento italiano del rugby qualche mese in più non avrebbe fatto nè male e nè bene, ma forse faceva male all’attuale Presidente, il quale da sempre scommette ogni sua azione su di se piuttosto che sul movimento ovale. Perchè ha dato spesso prova essere convinto di essere lui il bene, forse anche la ricchezza, del movimento ovale.

Queste elezioni federali sono decisamente più importanti anche delle precedenti. La partita è decisamente pesante, il rugby italiano, quello vero, quello che la FIR di Marzio Innocenti ha nascosto per tutti questi ultimi suoi anni dietro carta patinata azzurra, non va assolutamente bene, la crisi è forte, a tutti i livelli. Queste elezioni decidono se, confermando la linea attuale, si proseguirà sull’iper-centralismo federale e l’annullamento della territorio come risorsa, oppure si ripartità davvero dalle periferie del rugby italiano. Non è uno scherzo.

Ma il rugby italiano, che solo qualche anno fa aveva eletto questo presidente anche con un certo clamore, è ancora con lui? Da tempo non è più così.

E’ credibile allora che la data sia così ravvicinata perchè il Presidente si è accorto di non avere  la maggioranza dei Club dalla sua, che i candidati a lui alternativi  gli hanno eroso ogni margine, che tutta quella gente a raccontare in giro che esiste un modo di essere sinceramente Presidente della FIR, non fa per nulla bene alla sua riconferma. Meglio allora tagliare corto. E allora settembre sia.

E allora settembre sia, quindi entriamo solo un attimo nel merito: ma chi deve vincere? La frase che si sente spesso è quella che dice “colui che ha un programma credibile e migliore per il movimento”, altri invece si identificano in una scelta più tecnica. Tutto giusto, ma per questa volta ci si augura la scelta  vada soprattutto sulla persona.  La persona sia al centro, la scelta della persona sia prevalente.

Perchè non si può, come è accaduto all’ultima elezione, scrivere un programma, farsi eleggere, poi applicarne smaccatamente un altro che è anche il suo contrario.

E allora settembre sia, ma questa volta si guardi bene alla persona, abbiamo bisogno di una immensa serenità, di una potente serietà, di una seria competenza, ma soprattutto di una vera passione per il rugby italiano. Tutto il rugby italiano. Perchè è di quello che si deve occupare il Presidente della FIR.

E allora settembre sia, siamo pronti.  Henry Ford, il celebre imprenditore di fine ottocento fondatore della omonima casa automobilistica, diceva:” Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta”. E noi di mete ce ne intediamo: forza rugby italiano.

 

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