Foto: La squadra di Duodo presentata al Battaglini di Rovigo
Andrea Duodo ha presentato la sua squadra. Contemporaneamente alla sua presentazione ufficiale come candidato alla Presidenza delle FIR il commercialista trevigiano ha dato anche nomi e cognomi delle persone che propone per il Consiglio federale (se vuoi la lista clicca e leggi qui) , dando anche alcune indicazioni specifiche delle specialità tecniche di questo e di quello.
Tutto l’evento sembra aver tracciato un percorso specifico e ci sono, a mio avviso, in particolare quattro elementi principali con i quali, evidentemente, Duodo ritiene aver trovato la quadra per il suo progetto.
Il primo deriva proprio dal tipo di presentazione che ha scelto (quella raccontata qui sopra); fatta così si chiama ampia condivisione, è un segnale di lavoro in team e di apertura, di leadership moderna ed è smaccatamente un atteggiamento contrario ed opposto a quello che ha sempre tenuto l’attuale Presidente Federale Marzio Innocenti che, come sappiamo, si è proposto sempre come un uomo solo al comando. Un Re, aggiungo io, perdonate ma questo si è visto, un dispotico sovrano.
Il secondo. Duodo ha presentato la sua squadra a Rovigo, l’ha portata al Battaglini dove, per l’occasione, sono arrivati molti dei suoi sostenitori più autorevoli da tutta Italia. Ecco il secondo elemento, lo ha fatto in campo aperto, palesemente visibile a chiunque, scegliendo piuttosto la scena più isituzionale per il rugby come gioco (lo Stadio del Rovigo) che non quella della politica o del “sistema” federale. Più rugby e meno politica. Altra palese differenza con l’attuale Presidente che viaggia ormai da un po’ fra incontri istituzionali interni sotto il brand FIR in campo decisamente chiuso e sotto stretta osservanza politicante.
Il terzo sono i ben quattro attuali Consiglieri Federali in suo appoggio che si sono presentati alla conferenza stampa di Rovigo, cosa non consueta per un candidato della opposizione al presidente in carica. Tutti e quattro, anche se risaputo fossero da parecchio tempo in rotta di collisione con il Presidente Federale, si sono esposti apertamente. La cosa da un lato dimostra la gravità della situazione di questa FIR di Innocenti e dall’altra un forte sostegno in termini di esperienza (conoscono carte ed atti federali) e di continuità operativa (le cose vanno cambiate e non distrutte) per Andrea Duodo.
Il quarto elemento è una cosa che non c’è e, per questo, è cosa positiva : i nove punti del programma arriveranno più avanti. Mossa strategica ed intelligente.
La nostra federazione è in condizioni estremamente difficili, i 17 milioni di passivo non sono nascondibili sotto il meraviglioso tappeto delle vittorie azzurre al Sei Nazioni, vanno gestiti. Idem per la desertificazione del Sud, la perdita del 20% dei club, la crescente disaffezione dei territori dimenticati ed abbandonati.
In questa sessione rodigina il Duodo ha pensato di tracciare la linea, dare qualche spunto importante (chiusura accademia U23 a favore delle accademie presso i club, privatizzazione delle Zebre, marketing per il reperimento risorse ecc ecc), tutti spunti dedicati soprattutto alla logica del chiudere la falla e/o a fare in modo che questa non pesi sulle attività sportive . Il programma di attività verrà dopo, quando sarà chiaro a tutti la vera situazione della Federazione.
Sono quattro elementi che hanno ben impressionato. Duodo si è sicuramente posizionato molto bene, come candidato è credibile ed ha le caratteristiche per governare, ora gli rimane dimostrare che la sua alternativa sia programmaticamente davvero possibile. In parte dipende da lui, il programma degli anticipati “nove punti” dovrà essere molto concreto, in parte dipende dalle Società sportive: queste hanno ancora voglia di battersi per la crescita di questo nostro sport? Oppure tutti davanti alla tv a vedere gli All Blacks e la Premiership?
Restiamo accesi, ad ascoltare.