Connect with us

SERIE A ELITE

VIADANA CAMPIONE D’INVERNO, CON AMPIO MARGINE

Nella Foto : Gilberto Pavan Head Coach del Viadana Campione d’Inverno, congratulazioni a lui

Viadana tiene il passo, senza  remore, con una insistenza martellante rispetto al campionato ed all’avversario di giornata, il suo nono turno è un aggregato di convinzione, ambizione e competenza tecnica ma anche, conoscenza del proprio limite (alcune eccellenze individuali e meno coralità tecnica complessiva)

Spesso si tende ad esorcizzare la questione del “Campione d’Inverno”, sminuirne la portata, cercare di comprimerne il valore perchè tutto può cambiare, ma siete sicuri che questo sia valido anche per questo Viadana? Ha patito una sola sconfitta, con il Petrarca che lo segue in seconda posizione, quella è stata una partita dove è mancata da parte giallonera la coscienza dei mezzi, la leasdership tecnica sul campo. Non è accaduto più, a quel frangente sono seguite due vittorie difficili ma palesi, con un Rovigo messo a corto di tattica prima e con un Valorugby spaesato dalla precisione giallonera poi.

Largo ed incontestabile il dominio del Viadana in questa prima fase del Campionato, miglior attacco e miglior difesa, numero elevato di giocatori portati in meta, solidità nella mischia ma leader nel gioco dei trequarti, in generale però è stato il suo approccio a tutto il periodo ed alle nove giornate sul campo che hanno dato l’impressione di puntare in gran profondità nel tempo e non alla giornata. La squadra è cambiata nel corso delle giornate, ha modulato tattiche diverse a seconda dell’avversario con calcolo accurato, gestito bne il passaggio campo-panchina ma soprattutto è una squadra che nel match è capace di accellerazioni immediate e di rallentamenti ossessivi.

Questi Campioni d’inverno puntano diritti all’estate.

LA NONA GIORNATA DICE CHE : la Lazio perde e chissà se ci saranno altre occasioni oppure abbiamo trovato, molto presto in effetti, la retrocessione di stagione. Valorugby fa la figura del pugile suonato, Rovigo quella del pugile super atletico ma che tira a vuoto, le Fiamme Oro riescono a far parlare di loro, Colorno scopre che la velocità andrebbe di pari passo con la qualità, Mogliano fa vedere che non punta più alla salvezza, Casellato non si ferma mai agli obiettivi di minima. Il Petrarca mostra il suo clique e passa facile il turno, il Vicenza prova a metterci la testa ma trova tanta buona mischia, non basta.  I Lyons si giocano il jolly con quelli giusti.

IL MATCH CLOU Il Valorugby ci ha messo un tempo per cominciare a giocare, certo la pressione giallonera, ma anche la inconsistenza tattica degli emiliani incapaci di mantenere un possesso fra i pochi che riuscivano ad intercettare. Fallimentari in touche, cosa che andrà avanti fino alla fine del match, mancanti di una regia e di una vera leadership in campo, i granata emergono nei primi dieci minuti del secondo tempo quando siamo 27 – 0 ed il Viadana gioca con un rosso sul groppone. Il risultato della loro pressione sarà il 32-0  per il Viadana ed  il granata Amenta che, a dispetto della sua esperienza, metterà le cose in pari caricandosi un rosso a sua volta: non ci siamo.

Non si salva niente in casa Valorugby, lento e pesante il XV emiliano prova a chiudere gli spazi veloci del Viadana ma arrivano solo indisciplina e uomini a terra ed una partita che diventa inguardabile, sempre ferma, non si gioca quasi mai e quando accade che il piede o le mani del giallonero Farias si mettono in movimento gli avvversari vanno in confusione.

Considerato che il Valorugby è mancato fin dal primo minuto in questi casi si dice “piano di gioco KO“. Il team tecnico ha la più forte resposnabilità, Violi si deve fare un paio di esami di coscienza, non era una squadra piazzata per un match clou, nè a livello tecnico nè a livello mentale. Verranno tempi migliori ma questa è stata forse la peggior prova assoluta del Campionato.

Viadana gioca su pressione e velocità, ripartenze, difesa alta e molto ben attrezzata, sei mete, zero subite, fanno tutto loro, l’avversario è forte ma viene scompaginato, un piccolo capolavoro, non come quello di Rovigo ma quasi. Il resto lo abbiamo detto. Player of the match Farias perchè si vede, da queste parti si preferisceono Wagenpfeil e Boschetti.

A ROMA TANTI PUNTI, TROPPI? Colorno gioca veloce e si accorge che per provarci bisogna saperlo fare, si seppelisce sotto molti errori mentre le Fiamme Oro si ritrovano in giornata di gran precisione trascinate dal solito Canna. I poliziotti hanno la maul che fa strada e gli impatti che avanzano, il resto è buon rugby.

Partita veloce e piacevole, le due squadre danno l’ìimpressione di aver preso a cuore la mission della neonata Lega e tentano di dar spettcolo, a tratti pure ci riescono bene. Fiamme Oro molto tecniche, a tratti un po’ spigolose (la ricerca del difficile non è sempre un buon viatico), entrano ed escono dalla partita con ottima programmazione; buona ma migliorabile la difesa.

Colorno dovrebbe sapere che per essere veloci difesa e disciplina sono due mantra, senza queste ultime le mani fanno solo esercizio. Una cosa: alla fine non tutti i biancorossi hanno lo stesso fiatone.

Certo che 77 punti in un match sono tanti alla ultima di andata, però è stato divertente, un rugby che regge il confronto con lo spettacolo può essere anche così?

VICENZA ED IL GIOCO DEI GRANDI Il Petrarca scende in campo e la mette sulla mobilità, svolge il compito benissimo ed in maniera quasi scolastica, nessun tremore, fila tutto liscio. Due osservazioni. Ci si chiede se per un match del genere era necessario schierare la solita formazione iper-titolare (gli innesti in prima erano dovuti) e se la rosa in casa dei padovani sia davvero così corta, da nove giornata giocano praticamente sempre gli stessi (e nello stesso modo), perchè se è così corta allora l’obiettivo finale diventa un problema. La seconda si chiama Leaupepe che timbra il suo immancabile appuntamento con il cartellino, questa volta rosso, meno male che, a quel punto, il match non aveva nulla da dire. Bisogna mettere la testa a posto.

Il Vicenza fa troppi errori da categoria inferiore quando davanti si trova ordine e disciplina, gli avversari hanno presentato combinazioni di gioco, con i trequarti, davvero veloci e complesse, ma la difesa biancorossa non ra in grado di reggerle. Quest’anno magari va benino anche così ma crescere, anche nel breve, potrebbe essere un obiettivo non rimandabile.  Uno spettacolo e da grande applauso la meta sul finale di Octavio Gelos cenbtro Classe 2002, una cosa da gran talento.

ROVIGO KO, DAVVERO KO Rovigo ha una mancanza tattica evidente, lo abbiamo già visto, questa volta però il risultato è pesante. La partita la fa Mogliano che ci crede, resiste in tutte le fasi anche se in maniera incostante, non cede quando va sotto per un giallo, mette su una difesa durissima quando Rovigo si mette a fare il miglior Rovigo. Alla fine la vittoria è meritata, i rossoblù soffrono una formula di attacco un po’ banale e qualche momento di indisciplina troppo forte.

A livello tecnico si vedono due cose: Giazzon sta eplorando i suoi limiti, Casellato non ha intenzione di pensare alla salvezza, già che c’è tenta di fare… il Casellato (che se viene il colpaccio….).

Il campionato di Elite è bello, ci vediamo allo stadio.

.

Giornata IX Campionato Serie A Elite 

Rugby Viadana 1970 – Valorugby Emilia, 48-0 (5-0)
Fiamme Oro – HBS Colorno 1975, 50-27 (5-0)
Rangers R. Vicenza – Rugby Petrarca, 14-36 (0-5)
Pol. Lazio Rugby 1927 – Sitav Rugby Lyons, 20-26 (1-5)
Mogliano Veneto Rugby – Femi-CZ Rugby Rovigo, 19-12 (4-1)

Classifica: Rugby Viadana 1970 39; Petrarca Rugby 35; Femi-CZ Rovigo 34; Valorugby Emilia 28; Fiamme Oro Rugby 26; Mogliano Veneto 16; Rangers Vicenza 15; HBS Colorno 14; Sitav Lyons 12; Lazio Rugby 1927 3.

More in SERIE A ELITE