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QUESTIONE D'ELITE

ELITE: MOGLIANO AL TOP E FIAMME ORO INSIDIOSE. IL CASO MUNARINI-PILATO

Il Petrarca vince a Piacenza sul campo dei Lyons, anche questi ultimi hanno la loro vittoria, si prendono il punto di bonus ed una bella partita, unico sconfitto è l’arbitro Clara Munarini che, nell’unico vero problema incontrato nel match, evita di immischiarsi gettando ancora una volta nello scompiglio la nostra classe arbitrale che troppe volte tratta con sufficienza snob bisogni e prospettive della nostra Serie A Elite.

IL FATTO: la partita è finita, il Petrarca vince, il petrarchino Tebaldi sta calciando fuori la palla per guadagnarsi il fischio finale quando viene raggiunto da una spinta (Munarini dirà “placcaggio in ritardo”) di un giocatore Lyons (Cuminetti). I due sono in piedi, Tebaldi se la prende a male, si gira e dà un pugno all’avversario e subito dopo una testata. Entrambi i gesti vengono così chiamati così anche dal TMO (“contatto sulla faccia e con la testa”). In effetti sono più violenti i gesti che gli effetti e questo basterà all’arbitro per decretare che non è accaduto nulla, il pugno era leggero e la testata non viene nemmeno presa in considerazione. Tanto meno lo è la violenta collutazione fra tutti i giocatori che era seguita dopo il pugno. Evidentemente senza almeno tre punti di sutura o una commozione celebrale Munarini non fischia: chissà se il regolamento dice così. Arbitro bocciato non fosse altro per la manifesta incapacità di difesa dei valori del nostro sport.

Di fatto se ne lava le mani l’arbitro Munarini, deciderà il giudice visionando le immagini“, così dice il cronista dello streaming del match e qui si condivide la sua coraggiosa opinione, anzi gli si fanno anche i complimenti perchè ha sconfitto in un attimo un certo manierismo autoreferenziale che ci induce certa classe arbitrale, cosa non più sopportabile. Bravo lui. In effetti tutto quello che abbiamo visto in campo in quel finale del match lascia un amaro senso di ingiustizia, citare Pilato ha reso l’idea. Certi arbitri devono capire che la Serie A Elite merita più rispetto e maggior impegno (avrei voluto vedere lo stesso arbitro con identico caso in un contesto internazionale…..).

Ancora due osservazioni.

TEBALDI Questo turno l’ha passata liscia ma il cartellino giallo di Vicenza la scorsa settimana, quello decisamente pesante nel Derby d’Italia ed un generale atteggiamento apprensivo in campo danno l’immagine di un giocatore che ha raggiunto un limite e lo ha superato (troppe responsabilità, troppo peso per uno solo), deve essere aiutato a rientrare. Un brutto comportamento come quello di Piacenza, fatto da un grande campione, giocatore di sicuro Alto Livello, veterano azzurro, decano in Serie A Elite, diventa, al di là della esistenza o no di una sanzione, ingiustificabile; inoltre è un gesto che non fa bene a lui, non fa bene a tutto il nostro rugby.  Tebaldi deve fare magari di più per se e qualcosa in meno per la squadra: ne ha bisogno lui ed anche noi tutti, perchè tutti  abbiamo bisogno di campioni come lui.

EGR. SIG. MITREA Munarini probabilmete si sarà ben protetta con gli stralci del regolamento, alcuni arbitri sono ben preparati a farlo, lei lo insegna. Ci faccia però la cortesia di ricordare ai suoi fischietti che il compito di far applicare il regolamento rappresenta il più generale compito di preservare in campo l’Identità sportiva ed i Valori del rugby. Le due giornate di squalifica (o quante dovrebbero essere in un caso come questo) prima che al giocatore sarebbero da dare al suo arbitro. Non sono più tollerabili altri comportamenti di “sufficienza”, insomma, da intoccabili.

MOGLIANO VS COLORNO Casellato cambia il match fra il primo ed il secondo tempo, proprio quando invece gli avversari seguono sempre la stessa musica. Si sveglia tardi Colorno dalle fiammate dei trevigiani, quando lo fa si trova davanti una difesa durissima e, soprattutto, si dimentica come si fa a sfruttare la superiorità numerica (Mogliano è in quattordici alla fine del match). 

Gli ultimi cinque metri in difesa sono diventati una caratteristica di questo Mogliano che produce gioco per tutta la partita dominando per larghe fasi dello stesso e sottoponendo a dura lotta in punto d’incontro dove risulta alla fine vincente. Il fango è pesante ma i biancoblù cercano lo stesso di muovere il pallone, esplorano lo spazio, tengono il possesso salvo quando ingaggiano la sfida ping pong al piede. Mogliano gioca molto e molto bene la maul, perde qualche touche, tante cose buone, alcune davvero gravi da sistemare, in generale ancora troppi errori ma questo Mogliano a certi livelli fa paura. Vince perchè fa punti nelle fasi di dominio, perchè anche quando si “perde” riesce a difendersi, perchè ha tanta ambizione. Inestimabile il contributo di Brevigliero, il migliore in campo, di pregio quello di Peruzzo, Aminu fa la differenza, Ferrarin bene con le mani davvero male con i piedi, Sarto ora c’è, Fabi batte la diretta concorrenza.

Colorno è buono ma è gran poco. Quando innesta la marcia si vede la qualità ma soffre troppo gli avversari ed ha poco piglio in regia. Subisce le iniziative ma perde troppo spazio sulle folate avversarie, quando spinge (inizio e fine secondo tempo) si vede che manca la fantasia dei portatori di palla ed anche un po’ di visione del campo. Merita il punteggio ed il punto di bonus, ma eravamo abituati diversamente. Quest’anno va così. Chissà perchè Ceballos sembra sottoutilizzato ed i buoni Waqanibau e Koffi sembrano predicare nel deserto. Ormai è il girone di ritorno, tempo di mietitura, forza Colorno, dai.

FIAMME ORO VS VIADANA Quasi quasi arriva lo sgambetto per i primi in clasifica, però per battere il Viadana bisogna batterlo sul punto di incontro e le Fiamme Oro lì sono ancora un po’ indietro anche se lo giocano ora bene. Però la sconfitta se la creano i cremisi che gestiscono praticamente tutto il match nel bene e nel male. In attacco mancano alcune sicurezze a livello di skill e sulle fasi statiche un po’ di continuità. Piacciono Crea e Piantella, Giammarioli al solito molto buono come il solito Canna. I numeri per dar fastidio a quelli davanti ci sono basta cominciare a contare.

Viadana si prende due cartellini gialli in un match che poteva essere gestito con maggior ordine, l’avversario era più tosto del previsto in effetti ma il vantaggio della gestione del match, a livello tecnico, ha fruttato poco. Farias alla grande.

Il resto della Serie A Elite si dimostrra avvincente e divertente. La Lazio che porta alla sua classifica due punti e domina di fatto un sempre più intontito Valorugby (vincente per il rotto della cuffia), il Rovigo per un pelo non perde tutta la posta anche a Vicenza e avvalora l’idea che la crisi in attacco non sia per nulla risolta.

Campionato intenso, adesso si confonderà un po’ con il super torneo del Sei Nazioni, speriamo l’Italia faccia bene, vale però tenere l’occhio anche qui, ci vediamo sui campi di Elite. Forza rugby!!

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Serie A Elite Maschile – X giornata
Sitav Lyons v Petrarca Rugby 12-17 (1-4)
Rangers Vicenza v Femi-CZ Rovigo 16-21 (1-4)
Lazio Rugby 1927 v Valorugby Emilia 26-29 (2-5)
Fiamme Oro Rugby v Rugby Viadana 1970 9-10 (1-4)
Mogliano Veneto Rugby v HBS Colorno 20-14 (4-1)

Classifica: Rugby Viadana 1970 43; Petrarca Rugby 39; Femi-CZ Rovigo 38; Valorugby Emilia 33; Fiamme Oro Rugby 27; Mogliano Veneto Rugby 20; Rangers Vicenza 16; HBS Colorno 15; Sitav Lyons 13; Lazio Rugby 1927 5

1 Comment

1 Comment

  1. Giorgio

    29 Gennaio 2025 at 17:18

    A Tebaldi un mese ai lavori socialmente utili. Chessò, portare i palloni e lavare gli spogliatoi e le casacche
    a quelli del minirugby. Di sicuro un po’ di ferie perché se il giocatore per distacco più esperto, più vecchio, più “alto livello”, e tutto quello che è il buon Tito per la SAE, si comporta così, c’è da mettersi le mani nei capelli. Munarini poteva tirare fuori il cartellino, non c’è dubbio. Spero che anche lei si ripassi un po’ di “regole”, magari non solo quelle scritte, che immagino conosca bene, ma le regole d’ingaggio di un evento sportivo, rugby o non rugby.

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