Aprirsi e comunicare, investire su marketing e condivisione, rendere strategica l’informazione come strumento di crescita e visibilità; fare delle cose che si pensano e si realizzano, una modalità per creare una community. Stiamo parlando di sviluppo di una organizzazione, stiamo parlando di Lega Italiana Rugby.
Perchè, la prossima volta che devo sapere qualcosa di importante sulla Lega Italiana Rugby, mi piacerebbe tantissimo fosse un comunicato stampa, una normale telefonata ufficiale, una notizia al TG (!!!) o un amico che ha capacità di divulgazione. Ogni tanto Radio Serva potrebbe restare a bocca asciutta.
Se la Lega del rugby italiano ha avuto l’incarico di organizzare la Finale di Coppa Italia sarebbe bello ci fosse una delle dinamiche di cui sopra a raccontarcelo, se ha avuto solo l’incarico di provarci, vale lo stesso. Perchè tutto fa visibilità, tutto costruisce relazioni e schemi di sviluppo, comunicare è crescere.
Dopo la sua fondazione e la apertura del suo sito web la Lega Italiana Rugby è scomparsa dalla vista dei disattenti, è rimasta una cosa solo per addetti ai lavori. Abbiamo visto di questa Lega un organigramma ed uno sviluppo attività che non è mai stato comunicato, bisognava scoprirselo da soli.
Così un giorno ho scoperto, da solo, sfogliando il sito, che erano pubblicate delle statistiche, ho scoperto, da solo, che c’è una persona che fa, come questo blog, commenti ed opinioni sulla giornata di campionato (urca! la concorrenza!) che la Lega ha un suo spazio “news”, che la Lega ha aperto una pagina proprio sulla Coppa Italia.
Tutte cose che si sono sapute, non perchè siano state comunicate ma perchè si è battuto sulla tastiera per andare a prendersele! Errore fatale della Lega Italiana Rugby, che fa il paio con il chiacchiericcio di corridoio che così diviene indispensabile per sapere le notizie “vere”.
Nel mondo moderno le notizie necessarie e “normali”, che servono ad un semplice fruitore di sport, a lui arrivano su di un piatto d’argento non se le dave andare a prendere.
Eppure tutte le “cose” sopra citate sono “rugby” ! Tutte, nessuna esclusa, se hai delle statistiche le condividi ufficialmente con gli addetti ai lavori, chissà magari che prima o poi le trovi su qualche giornale o spazio web. A meno che non voglia essere tu il solo giornale o spazio web. Allora ci sta bene anche Radio Serva.
Insomma la Lega Italiana Rugby è una delle cose più importanti nate negli ultimi anni, le sue potenzialità possono cambiare tutto il rugby italiano, ma deve guardare ad un modello che nel rugby non esiste, una apertura che nel nostro rugby oggi non esiste, una consapevolezza di se che è nuova. Più futuro e meno caps datati.
La visibilità si fa con il rugby, non solo quando si va in campo ma sempre, tutto quello che sfiora una palla ovale è rugby. E tutti devono vederlo, trasparente e vivo, è il modo migliore per crescere davvero.