Il 20 marzo è apparsa su “Il Gazzettino” una bella e corposa intervista al Presidente Federale Andrea Duodo a firma del bravo Andrea Martucci. Moltissimi i temi affrontati ma uno ha colpito chi scrive qui, per diversi motivi che andiamo ad elencare in ordine di apparizione.
La questione trattata da Duodo, quella che mi ha attratto fra quelle che ha citato, è stata spesso sollevata da Amerino Zatta, Presidente della Benetton Treviso. Riguarda il fatto che, quando arriva il turno degli Azzurri, mezza squadra trevigiana viene di fatto prosciugata per alimentare la Nazionale e la Benetton rimane con un palmo di naso a farsi danni in URC o a patire i successivi casi di infortunio, periodi di riposo e via così’,
La situazione è, onestamente, di vera e grande difficoltà per lo staff di Treviso, anche se, viene da dire, con la montagna di stranieri che Treviso si ritrova non è raro che quegli “azzurri” stiano a loro volta diverse volte al palo durante la stagione.
Così, in quella intervista, il Presidente Federale viene in aiuto della Benetton Treviso che, come sappiamo, in tutto il panorama italiano ovale è quella che ne ha un gran bisogno… vabbhe andiamo avanti. Dice a Martucci il Presidente: “Il Benetton è assolutamente una squadra di qualità, sconta il fatto che fornisce molti giocatori alla Nazionale, è molto gravoso. La volontà sarebbe quella di riequilibrare questa situazione tra entrambe le franchigie. Lo faremo già dal prossimo anno, portando giocatori alle Zebre, quindi alleggerendo in questo senso l’impegno del club biancoverde…..“.
La soluzione di Duodo è pragmatica, onesta ed ovvia, niente da dire, veloce ed efficace, sconta un “socialismo reale” inaspettato, evidentemente figlio della mancata privatizzazione delle Zebre.
Va però anche considerato che, questa idea di Duodo, ha delle conseguenze molto profonde anche nel resto del movimento. Citiamone una fra tutte, quella che sta più a cuore da queste parti: la movimentazione dei permit player verso i Club di Serie A Elite.
Perchè quest’ultimo tema segue automaticamente il movimento dei giocatori fra Zebre e Benetton ed è cosa altrettamento pragmatica ed ovvia. Quindi aspettiamo la presa di posizione della Lega Italiana Rugby in tal senso visto che, così si mormora, sta sviluppando una idea di gestione dei permit player.
Speriamo si riesca a fare qualcosa di più che tappare un buco per aprirne un altro, perchè in questo siamo fino ad oggi specializzati. Infatti tutto questo squilibrio Zebre-Benetton è frutto di una politica tecnica inefficiente e sconclusionata (e oggi ci si sente buoni) portata avanti negli anni dalla Direzione Tecnica Federale, ovvero dai due Imperatori del Rugby italiano, gli inamovibili Franco Ascione e Daniele Pacini.
Da queste parti ci scappa allora da ridere pensando che il Presidente Andrea Duodo abbia di fatto affidato la soluzione di questo piccolo disastro agli stessi che lo hanno creato, una tela di Penelope che fa bene solo a quei “Direttori” che da ben oltre un decennio tengono in mano il gomitolo.
E così una idea “pragmatica, onesta ed ovvia” si immerge nell’insano bagno del ridicoleggiante.