
Nella foto di Marco Basso i quasi 2500 tifosi padovani (tribuna ovest) che hanno gremito lo Stadio Plebiscito – PD per questo Derby d’Italia
TORNA IL GRANDE PUBBLICO DEL RUGBY PADOVANO Il vero grande exploit di questa prima giornata di semifinale scudetto del nostro campionato di serie A elite è stato lo Stadio Plebiscito a Padova, carico di entusiasmo e con numero di spettatori che non si vedevano da parecchio nella piazza padovana. Il match è stato bello, a tratti più spigoloso ma ha avuto tutto l’ottimo riscontro di quello che deve essere un Derby d’Italia prima di tutto, appunto, sugli spalti
Quasi 3500 presenti allo stadio di Padova ma, effetto sospresa, circa 2500 padovani accorsi a tifare per il Petrarca, numeri che per una volta hanno stravolto le abitudini degli ultimi anni dove il pubblico rodigino, anche a Padova, era a volte prevalente o almeno pari a quello di casa. Corrado Covi e e lo staff dirigenziale padovano (dicono sia stata una scelta di Alessandro Banzato in persona) hanno fatto centro: hanno avuto coraggio ed hanno avuto ragione. Bravissimi. ci hanno creduto, hanno abbandonato il piccolo “Campo Germiea” e sono tornati in quello che un tempo era per tutti, a Padova, lo Stadio del Rugby. Congratulazioni a Covi che con i suoi ha dovuto penare non poco per rendere uno Stadio nel pieno degrado, sporco, a tratti inaccessibile ed in parte fatiscente almeno presentabile.
Gran pubblico dalla piazza di Padova, un numero che, questa volta, ha superato di quasi tre volte quello dei rossoblù presenti. Chissà cosa vuol dire, oltre al fatto che la Società della Guizza ha provveduto a farsi promotrice dell’evento su tutto il territorio come mai aveva fatto così nel recente passato. Poi c’è un’altro “test” che ha dato esito positivo: il rugby a Padova c’è eccome ed il pubblico anche. A buon intenditor…
Con quei numeri presenti sugli spalti, rossoblù sempre in colorato formato trasferta e tuttineri rumorosi come non mai, chi non c’era può solo immaginare che bella torcida sia nata da entrambe le parti: uno spettacolo nello spettacolo. Bellissimo, tutto il campionato dovrebbe essere così.
VIADANA SUPERSTAR? SI, MA.. Il Viadana rulla sopra il Valorugby a Reggio Emilia, senza nessun problema, evidentemente “la scelta” dell’avversario era stata corretta.
Valorugby con assenze importanti, Viadana in gran spolvero, ma la differenza non è tutta qui. I temi di giornata per questa semifinale di andata, un match che non ha avuto storia dal primo all’ultimo minuto, sono stati due.
Il primo un Viadana inarrestabile, cinico, durissimo in difesa, capace di decidere quando giocare e premere sull’acceleratore e quando chiudere ed aspettare, una gestione della partita perfetta. Nonostante il match sia diventato presto scontato è grazie a tanti di questi momenti gialloneri che è rimasta bella e godibile. Top.
Il secondo è il Valorugby che invece si è presto appiattito, specialmente nel secondo tempo quando le cose erano veramente messe male, ancora non tanto nel risultato, ma non si è visto una vera reazione granata. Un piano tecnico che scontava le assenze, certo, ma anche una differenza di impostazione iniziale molto pesante rispetto all’avversario. Si, stiamo parlando di conduzione tecnica, perchè i “nomi” ci sono in campo, pare che manchi il gioco.
Viadana superiore nell’impatto e nel punto di incontro, fa qualche fallo di troppo ma si fa “gestire” da una mediana inappuntabile (Baronio in particolare) anche se non perfetta per questa volta. Ha un bel gioco arioso dei tre quarti se serve, spinta della mischia qiando tocca, tutto molto armonico e coordinato, buona difesa.
Quindi semifinali “facili” per Viadana che arriverebbe allo scontro in finale sicuramente con qualche elemento di corrosione in meno rispetto agli altri due avversari veneti che se la stanno giocando in maniera decisamente più dura ed impattante.
Ormai il Viadana è in finale, non si vede come il Valorugby possa stravolgere i progetti gialloneri, sarà anche ovale la palla ma…. . Quindi Viadana superstar? Si, certo, tutto vero, però davanti c’era questo Valorugby.
PETRARCA VINCE ma lo scarto è esiguo che sembra un pareggio. Il tema del match in effetti non è tanto quello dei numeri sul tabellone ma quelli visti in campo.
Il Petrarca ha mostrato una evidente superiorità tecnica e contemporaneamente una incapacità a farla prevalere. Certo merito dell’ottimo avversario ma anche di una serie di scelte discutibili ed una serie di errori, anche personali, che hanno spesso generato le migliori occasioni per gli avversari (inclusa la loro meta).
Per il resto i padovani hanno dimostrato una capacità di vincere pesantemente il duello in mischia e saper generare avanzamenti buoni alla mano e con elementi di continuità del gioco a volte anche spettacolari. Durissima la difesa che rimane tale anche dopo i cambi, dimostrando così essere una prerogativa del team ed una priorità dello staf tecnico. Durante il match c’è stato per i tuttineri il solito momento buio, un cedimento quasi usuale, che ha provocato danni contenuti questa volta ma che rimane un elemento di disturbo nella prestazione.
Lyle è la fonte di ispirazione, quando esce si vede, ottimo il lavoro, a volte oscuro, di Tebaldi, il Player of the Match va ad un buon Scagnolari ma andava dato a Trotta, meno incisivo Nostran quando entra a match in corso, Minozzi fa due cose da brividi, i primi tre sono puro granito e Cugini è davvero una marcia in più.
Rovigo non ha convinto, buona ma non abbastanza, gioco di attacco basato solo sugli errori avversari, poca fantasia, scarso il numero delle soluzioni prese in esame, mai cresciuto per propria iniziativa che ha sempre cozzato sulla difesa avversaria. Sotto in mischia, non regge il gioco multifase che lui stesso inizia con determinazione e competenza ma che, nel perdurare, il più delle volte chiude con un proprio errore tecnico.
Ma c’è una parte rossoblù che ha fatto davvero paura: i suoi tre-quarti. Tutti ma alcuni anche belli nel vedere trattare la palla e giocare l’avversario, sempre incisivi, portano sempre a casa qualcosa, a tratti sono stati anche puro spettacolo. Belloni, Moscardi, Elettri i tre migliori, nonostante un Thomson sempre buono ma non al massimo.
Ma il risultato è dalla parte rossoblù, perchè nonostante tutto Rovigo è riuscita a contenere bene gli avversari, specialmente quando nel secondo tempo la sua difesa ha deciso di giocarsela alla grande ed è salito un muro degno di un … Derby d’Italia.
Niente è deciso in questa semifinale, ancora tutta in gioco, tutto è ancora da vedere a Rovigo il giorno diciotto maggio alle ore sedici, niente è scritto, entrambe le squadre devono fare qualcosa di più, a nessuno, bello o brutto che sia stato, è bastato quello fatto in questo match.
Certo averlo vinto è già un passo importante, il Petrarca lo sa, ma… un Derby al Battaglini è durissimo.
Adige Cup ancora un po’ snobbata a Padova, speriamo non lo sia a Rovigo, oppure un giorno speriamo che questi indaffaratissimi dirigenti rossoblùtuttineri ci dicano perchè la trattano così ma poi la prendono lo stesso e la mettono pure in bacheca trofei.
Bella Serie A Elite agli ultimi sprazzi. Ci vediamo allo Stadio Battaglini ! Non mancate.
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Serie A Elite Maschile – semifinale andata
10.05.25 Valorugby Emilia v Rugby Viadana 1970 13-29 (0-5)
11.05.25 Petrarca Rugby v Femi-CZ Rovigo 13-8 (4-1)
Calendario semifinali ritorno
17.05.25 – ore 16.00 Rugby Viadana 1970 v Valorugby Emilia
18.05.25 – ore 16.00 Femi-CZ Rovigo v Petrarca Rugby
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