SEI NAZIONI
LA PEGGIOR ITALIA “VINTAGE” PRENDE LEZIONI DALL’IRLANDA. TUTTO DA RIFARE.
Gori altalenante, a volte davvero efficace altre un po’ lento, generalmente però più che sufficiente. Questa la mediana, quella cosa soggetta a verifica in questo turno del Sei Nazioni, è andata mediamente male. Buona la mischia reparto sul quale l’Italia pare avere ottime risorse, bene Rizzo prestazione di grande personalità nonostante conceda qualche passaggio di troppo agli irlandesi, piaciuto moltissimo Ghirladini, prova al limite del quasi tutto giusto. Le terze linee irlandesi sono le migliori del mondo e il resto viene da se.
I triangoli sono consolidati, quando riescono a giocare fanno vedere belle cose, Venditti, Benvenuti e poi McLean, tutti e tre efficaci. Il mio cruccio è il Masi, pochissime sbavature è vero ma il valore aggiunto non è sempre evidente. E’ l’Italia che entra in campo nel secondo tempo che fa preoccupare, è volenterosa ma statica, ha perso agilità e smalto e più passano i minuti più assomiglia ferocemente a quella della gestione precedente, l’era Brunel sembra già finita. Ci pensano i cambi (Canale in primis) a ristabilire ordine ma oramai lo sconquasso è già fatto e l’Irlanda da un po’ non calcia nemmeno fra i pali ma la butta fuori e se la gioca, perchè non c’è partita, lo sanno i verdi e lo sappiamo anche noi. Peccato perchè la nostra meta era bellissima, peccato l’Italia non abbia la mentalità per giocare così tutta la partita e soprattutto peccato per la mancanza di profilo psicologico che permane come caratteristica del team azzurro. Quanti falli stupidi, quante giocate splendide lasciate morire per mancanza di attenzione ai fondamentali, meglio di una volta certo, una volta i fondamentali mancavano proprio ma ci basta così ?
Brutta questa Italia, quella di oggi è lontana dall’esordio con la Francia o dal match con gli inglesi ma più simile ad un trenino che corre a tutta birra verso il cucchiaio di legno.
Speriamo accada qualcosa e su questo possiamo star certi che Brunel non è tipo da lasciar perdere.
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