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SERIE A ELITE

ROVIGO CARATTERE E POTENZA, FIAMME ORO AL VERTICE (DIAMO I VOTI? SI DAI)

Fine del girone di andata, l’Eccellenza si ferma alla boa del primo giro ed allora da queste parti ci si inventa, prima di raccontare due cosette sul 161°Derby d’Italia (l’unico derby vero, si mettessero l’animo in pace Treviso e calv…Zebre), di dare i voti ai team su quello visto fino ad oggi.

Calvisano è la più forte, a volte raccoglie un pizzico di fortuna ma è quella che aiuta gli audaci; i gialloneri in campo hanno una marcia in più, una “regia” ottima di una mediana che difficilmente sbaglia un match, la capacità di giocare pesante sui primi otto coprendo bene il punto di incontro ed in contemporanea di far partire velocissimi i trequarti, fasi statiche quasi sempre pulite anche quando non dominanti ma soprattutto, il jolly è lì, una seconda e terza linea precisa e consapevole dei propri mezzi. I calvini sono ancora i principali candidati alla vittoria finale ma hanno trovato in questo girone di andata qualche difficoltà di troppo e sono spesso rimasti attaccati alla vittoria con prestazioni poco convincenti. Voto 9 ma mezzo punto è sulla fiducia.

I rossoblù che corrono immediatamente dietro a sole tre lunghezze hanno avuto un girone di andata condito di prestazioni deficitarie, in campo non si è vista freschezza tecnica e bel ritmo. Rovigo è rimasto ancorato per questa prima parte della stagione alla potenza ed alla esperienza di quella parte del XV che con la maglia rossoblù ci va pure a dormire. Poca cosa per le ambizioni conclamate.Una cosa però è parsa evidente di questa squadra: hanno la testa sulle spalle ed una volontà di ferro. Voto 8 e 1/2 perchè la maglia ha fatto molto e nel rugby conta eccome.

Il Petrarca gira la classifica di dicembre con un punto in meno rispetto allo scorso anno, la eliminazione a mezzo sconfitta sul suolo tedesco (che diventa improvvisamente “temibile”), e due sconfitte con quelle davanti in classifica. In pratica si dimostra una squadra che ha fatto la voce grossa quando gli avversari partivano “rauchi”. I padovani sono entusiasmanti da vedere in campo, preparazione atletica invidiabile, si muovono tutti su linee precise, sono agili e ben preparati su ogni fase di gioco hanno una linea di difesa micidiale ed una linea di attacco assolutamente sterile che se si facesse la classifica sui punti realizzati sarebbero quinti. Al Petrarca sono mancati la “testa”, quanti punti persi per colpa di quella lì, un valore concreto e stabile in mediana, dove si sono viste a volte cose davvero brutte, ed ha invece bisogno di una leadership più estrema in campo. Voto 6 e 1/2 perchè si poteva fare molto di più.

Fiamme Oro in rimonta con 9 punti in più rispetto alla scorsa stagione ed un problema evidente di carattere e mobilità quando tocca affrontare le “grandi”. In casa cremisi manifestano contentezza per il risultato raggiunto, quarti in classifica ad un solo punto da Viadana, in realtà sono contenti perchè sono in palese ascesa tecnica. Finalmente quelli delle Fiamme hanno capito l’importanza di giocare in quindici, cosa non così evidente all’inizio della stagione. Una nota: hanno in rosa gente con i numeri, si dessero da fare. Voto 7 perchè adesso possono davvero far paura.

Il Viadana è più avanti di dove ci si aspettava e più indietro di dove sperava il suo Coach, però lo sanno che la chiave del campionato sono loro. In crescita di giornata in giornata hanno portato a casa il punto di bonus con le prime tre in classifica dove è mancato sempre davvero poco per.. . Rosa stretta con troppi “fuori” nei momenti topici, puntano molto sul gioco solido. Saranno la sorpresa della seconda parte della stagione. Voto 7 e 1/2 per tenacia e coraggio messi in campo in certi match…

San Donà ha puntato tutto sul mix esperienza/gioventù, sempre bello da vedere in partita manca di concretezza negli ultimi 22 metri. Per ora ha fatto più paura il suo urlo che il suo morso. Voto 6. 

Medicei in posizione ottima se si pensa che è la neo-promossa. Giocano un rugby ancora un po’ “amatoriale” ma molto efficace. Dipendono un po’ troppo da certi super-talenti rodati ma una partita con loro non è mai scontata. Voto 6 e 1/2 perchè l’impegno ha dato i risultati sperati.

Reggio Emilia aveva di se una idea superiore a quella che si è vista. Voto 5 perchè doveva essere più avanti.

La Lazio è quello che voleva essere, ha pure messo in campo qualche vero talento che sa anche gestire, è nella posizione che sperava e che cercava. Solo per questo le si affida il voto 6 ma l’Eccellenza dovrebbe essere altro.

A Mogliano è soffiato il vento di crisi ed è crollato tutto, anche in campo. Non va bene per un club che pochi anni fa era Campione d’Italia. Forza e coraggio ma per ora, voto 4.

DERBY 161. Ha vinto Rovigo perchè è stata meno bella ma superiore, più equilibrata in tutti i reparti e meno prevedibile in fase di attacco. I rossoblù hanno puntato tanto (troppo) sul gioco fisico, hanno chiuso la porta sulle fasi statiche e dimostrato un carattere superiore all’ingresso in campo nel secondo tempo. Rovigo è davvero falloso sui punti di incontro, fa metri con i primi otto mentre i trequarti corrono ancora un po’ troppo di lato. Ha vinto Rovigo perchè in campo era l’unica che poteva farlo. Chapeau. Il Petrarca non ha demeritato, se non fosse che in attacco dai 10 metri in giù si spegnevano le luci, ancora buona invece la difesa. La 2a linea è stata in deficit totale ma la segnalazione più brutta va alla “panchina” che ha messo giù forse qualche pasticcio nei cambi e non li ha nemmeno sfruttati tutti quando forse… . In generale il Petrarca non è stato all’altezza dell’evento, il secondo tempo peggiore del primo dice molto. Inquietanti a fine partita le dichiarazione del Coach del Petrarca che dice “siamo sulla strada giusta“, la cosa ricorda molti Coach della Nazionale azzurra e quindi… incrociamo le dita.

DERBY & ARBITRO Nel derby il peggiore in campo è stato l’arbitro, pessimo ed a tratti irricevibile. Una designazione che suona come una mancanza di rispetto verso il Derby d’Italia. I silenziosissimi signori del Cnar devono sapere che per perpetuare la storia tutta rugbistica che “l’arbitro ha sempre ragione” la prossima volta è il caso che ne mandino uno vero. Torneremo sull’argomento.

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