Connect with us

HOME PAGE

RWC2011: L’ITALIA CAMMINA VERSO L’IRLANDA

E’ la mischia che porta a casa la vittoria con gli USA , è la mischia anche perchè le altre opzioni ovali non sono entrate in campo, se è stata una strategia decisa a tavolino è stata azzeccata e vincente.

Italia di una concretezza e rudezza straripante che confeziona  non un bel rugby ma un bel risultato: il punto di bonus.  Partita per niente divertente, appunto per colpa italica,  che vale solo il risultato 27 a 10 per gli azzurri..
La mischia italiana è superlativa, superiore a quella americana in ogni occasione e in tutte le varianti  di prima linea dovute ai cambi; da li vengono due mete su quattro, ma le altre sono sempre opzioni generate in prima,  e da li vengono gli acuti che l’Italia costruisce nel gioco avanzante. Italia con poco gioco alla mano che, quando si vede, non impressiona ma è comunque vivo,  male invece nelle rimesse laterali dove perde la partita con gli USA.
Questa volta però l’Italia ha davanti una squadra vera, gli americani giocano magari con gli un due tre un po’ evanescenti ma si muove bene, scivola in maniera composta e gestisce molte palle in gran avanzamento grazie anche alla solita difesa  azzurra lacunosa.
Una cosa brilla oramai in tutti e tre i match di questo RWC2011 nel campo italiano ovvero la difficoltà a giocare con continuità tecnica tutti e due i tempi di gioco. Il secondo tempo è infatti sempre una pericolosa esperienza che a volte va in debacle (Australia), in sciocca generosità (le tre mete concesse ai russi) o come con gli USA quando la incapacità degli azzurri di ammazzare la partita (qualche calcio in mezzo ai pali invece della mischia….) fa vedere agli americani il miraggio impossibile. 
Una Italia che ha vistosamente giocato la partita solo come tappa di avanzamento verso il match con l‘Irlanda, azzurri con la testa ai verdi, come se il mondiale fosse tutto li.  Io non sono d’accordo che l’obiettivo dei quarti di finale debba essere così esasperato nel nostro team e nei suoi tifosi, è una giusta rivendicazione sportiva,  un obiettivo agonistico e di carriera importantissimo ma non sono d’accordo sia la madre di tutte le battaglie e tanto meno sia  indispensabile al nostro rugby adesso. Sappiamo benissimo per chi lo è ma questo è un altro discorso.
Domenica andiamo incontro agli agognati omini verdi  e la partita deve durare ottanta minuti e allora, comunque vada, sarà vera gloria.
.

More in HOME PAGE