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SERIE A ELITE

MOGLIANO E VIADANA: DELUSIONI CON ESISTI DIVERSI. FIAMME ORO OK. ATTENTI AI GIOVANI

ECC GIORNATA 14

Come un lampo, giusto il piede di Fadalti a dare il vantaggio e poi esce Steyn due volte, in meta, intorno al ventesimo il Mogliano è giù, sotto, 17 – 3; Calvisano inarrestabile, motivato, che domina le fasi di gioco e racconta di una mischia che fa preoccupare il Properzi come mai era accaduto. Ci sono poi altri due dati incontrovertibili, il 7/7 al piede di Haimona  ed i due cartellini gialli presi da Mogliano (Petillo e Barbini) il primo dei quali proprio al nono minuto del primo tempo, evento pesante per il corso della partita. Alla fine il risultato sulla economia generale del match non è quello atteso, Calvisano schianta Mogliano, nessuna resistenza vera da parte dei veneti, ai lombardi addirittura cinque punti e  la classifica che si rompe anche lì in cima, tanto per lasciare il dubbio a molti estimatori delle statistiche: ma questa Eccellenza a quante velocità è? Paiono addirittura quattro.

Per essere la quarta forza del campionato la delusione per i suoi tifosi non può che essere evidente; alla fine infatti Viadana riesce ad avere ragione del coriaceo San Donà solo grazie al piede di Marco Gennari, estremo del ’92 entrato ben oltre l’ottantesimo ed incaricato solo dell’ultimo calcio che spegne il sogno di quelli del Piave. Ottima prestazione dei biancocelesti che si portano a casa il man of the match: Umberto Pilla, terza linea  classe ’93.

I Cavalieri si inchinano alle Fiamme Oro, 17 su 27 punti dei poliziotti sono del solito Benetti (6/8 al piede) e questa volta questo diventa un limite perchè le mete segnate sono solo due ed i punti di bonus non sono peccato; sono mete preziosissime (Canna e Bacchetti) che raccontano ancora una volta come il giocattolino di Presutti stia montando verso i pieni giri, distante dalla “forma” claudicante di alcune di testa, attenti allora alle Fiamme Oro, se reggono il ritmo sono sorprese, l’organico c’è, avevano solo bisogno di tempo. Carlo Canna è il man of the match, beneventano, mediano di apertura,classe ’92, un giovane di cui si parla molto bene, anzi di più, anche se, forse, prima, bisogna aspettare anche lui lotti per non retrocedere in Francia.

Il resto sono passeggiate, quella che fa il Petrarca su Reggio e quella della Lazio sulla Capitolina che sta chiudendo il capitolo Eccellenza senza acuti di alcun tipo (ad oggi 479 punti subiti e solo 94 fatti). La Lazio invece porta a casa il 3/4 al piede di Nathan, una meta su quattro di Nathan ed il man of the match a Nathan e si piazza giusto dietro a San Donà aspettando l’ultima di Campionato, giornata in cui i romani devono ricevere proprio i sandonatesi in casa.

Spesso raccontando le partite di Eccellenza vengono fuori i nomi dei migliori, come ovunque, come logico, anche da queste parti si fa così ma da un po’ si è pure cominciato a metterci a fianco anche l’anno di nascita, per buona pace di coloro che sostengono che l’Eccellenza non è la fucina dei giovani o che il nostro rugby non ha giovani che sanno mettersi in mostra. Fra un po’ magari smetteremo con tutto questo tripudio di ’88 o ’93 ma tanto la sostanza in campo non cambierà, lo sappiano.

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