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FIR E DINTORNI

PRATO E’ COME UN AUTOBUS … E MALAGO’…

malagò

Il Presidente del CONI Giovanni Malagò

Chissà a che fermata sono arrivati i Cavalieri nella loro poco gloriosa campagna di arruolamento a singhiozzo iniziata a settembre ed ancora in corso nonostante il buon gusto non lo consigli. Prato è come un autobus, c’è chi scende, c’è chi sale, chi si alza e se ne va, chi dice che sale e poi non lo trovi alla fermata, chi sale senza pagare il  biglietto, ma c’è anche chi paga il biglietto e non sale. Una discreta confusione avvolge un club che fino ad un paio di anni fa era in gran spolvero, salvato da un contributo economico federale anticipato l’anno scorso, quest’anno conta ogni giornata gli uomini prima di arrivare in campo sperando di avere il numero giusto. Siamo in Eccellenza, il massimo Campionato italiano, ricordiamocelo.

Così magari qualcuno vorrebbe fossimo contenti di sapere che i Cavalieri di Prato, come ci racconta Rugby Mercato, hanno rimpolpato in questi giorni le fila con  “Facundo Beltramino …arriva direttamente da Santa Fé e nonostante i 20 anni la dirigenza toscana si aspetta molto da questo mediano d’apertura…. il Prato riesce a piazzare ben quattro colpi: oltre al già annunciato Cerioni, ecco appunto Beltramino al quale si aggiungono Simone Carloni (27 anni, 187 cm per 105 kg, ex Alghero) e il pilone Simone di Valentino (21 anni, ex Settimo Torinese)”. 

La prossima è la dodicesima giornata del Campionato di Eccellenza! Davanti ce ne sono altre sei poi è finito ed i Cavalieri cambiano ancora squadra, ce ne sono altri di nuovi, una formazione che non è mai la stessa incontro dopo incontro. Qualcuno potrebbe anche lamentarsi, dire che i Cavalieri con questo andamento ondivago minano l’equilibrio del campionato. Perchè quello che conta per Prato è infatti solo la quindicesima giornata, si scontrano con L’Aquila che sta giusto cinque punti in classifica sopra di loro, al penultimo posto; conta solo quello perchè riuscendo magari a beccare qualche punto di bonus qua e la e poi vincendo con gli abruzzesi si può sperare nel miracolo-salvezza anche se il miracolo, per i pratesi, sembra ogni giornata riuscire a trovare i numeri giusti per giocare la partita.

I Cavalieri di Prato, con tutto il rispetto possibile per la loro storia e per le grandi emozioni che ci hanno fatto vivere nel recente passato, non avevano titolo per stare in Eccellenza. Sicuramente i burocrati federali avranno mille scartoffie per dire il contrario, il verdetto della cronaca sportiva e del campo però non ha dubbi. E’ lecito quindi chiedersi, vedendo un club comportarsi così, se il campionato sia o no falsato? Sarebbe interessante poi sapere: se il problema di Prato sono i soldi con quali soldi sta facendo queste campagne acquisti? Le tutele dei giocatori dove sono?

Ma torniamo al tema vero: è un campionato falsato? Chi ha ammesso questa Società al massimo Campionato senza che ne avesse i requisiti minimi?

In questi giorni si consuma nel calcio il dramma del caso Parma Calcio, una società letteralmente in bolletta che a metà campionato non sa se giocherà la prossima giornata. Una situazione simile a quella del rugby, una situazione che produce effetti sul Campionato di calcio e che, a differenza del rugby, produce uno sconquasso nella loro Federazione. Nel caso Parma Calcio ci ha messo il naso anche il CONI ed il suo Presidente Giovanni Malagò, riferendosi in particolare all’accertamento delle responsabilità sulla ammissione di una squadra così messa male come il Parma al campionato, ha testualmente detto: “Se nessuno lo fa sarà responsabilità delle istituzioni individuare di chi è la colpa. Perché non è accettabile che nessuno abbia detto: è colpa mia. Dico no a questo scarico di responsabilità. Ci sono regole di ingaggio iniziale che sono sbagliate, ingiuste e inattuali. Qualsiasi persona di buonsenso capirebbe che qualcosa non va e queste regole vanno cambiate. Mi stupisce che come al solito ci dobbiamo imbattere in un problema così e non ci si è pensato prima”. 

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