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FIR E DINTORNI

SETTE MILIONI DI EURO ALL’ANNO, QUESTO CI COSTANO AIRONI E TREVISO: LA CONTROPARTITA.

A ma un dubbio è venuto, quando la stampa di oggi ha riportato quanto la FIR spenderebbe per assicurare il posto in Celtic League , nominativo 2011 RaboDirectPro12, alle italiane, ecco, un dubbio mi è venuto. 
…ALLA FIR COSTA SETTE MILIONI L’ANNO….

Sette milioni l’anno è la cifra che costerebbe al movimento rugbistico italiano mantenere la franchigia Aironi e la squadra di Treviso nel campionato europeo. Un quinto dell’intero bilancio FIR è devoluto a questa cosa qui. Togliamoci ogni dubbio, la partecipazione italiana a questo super campionato in chiave continentale è quanto di meglio sia capitato al rugby italiano negli ultimi anni, niente da dire, anzi potremmo chiudere qui il discorso. Di fronte a sette milioni però un dubbio mi viene eccome, se penso che tutte le altre società ovali italiane  fanno fatica a tirare alla fine del proprio campionato, Eccellenza inlcusa ed in primis, se penso alle decine di Società sportive che non riescono a trovare un campo dove giocare, se penso a queste ed altre mille difficoltà che quotidianamente incocciano contro il volontariato di migliaia di persone che lavorano per far funzionare campionati, concentramenti e Tornei.

Tiriamo una linea qui. 
Ok son sette e allora?
Allora Aironi e Benetton si mettano in testa che hanno dei doveri non solo verso la FIR ma verso tutto il movimento del rugby italiano. C’è un solo modo di torgliersi ogni dubbio se i sette milioni siano spesi bene, verificare la contropartita.
Gli Aironi devono spingere di più sul progetto tecnico e guardare a Parma e dintorni con attenzione e non con spirito di competizione. Gli Aironi sono però molto più avanti nella gestione rispetto ai veneti, moltissimi i collegamenti sul territorio nazionale con Società sportive ovali, ampia la base delle collaborazioni.
La Benetton invece è arroccata da un anno e mezzo nel suo castello dorato; è ora che diventi quello che non è ed ha il dovere di essere : una franchigia. Prenda atto di essere una squadra del territorio, recuperi il rapporto con Rovigo, stabilisca accordi precisi con Padova, Venezia, Udine e via così in giro per il CIV.  Basta “Treviso” e basta “Leoni”, ci sono tradizioni ovali a cui portar rispetto se si vuole averne in cambio. Non ditemi che è la solita questione dell’italico campanile, certe richieste sono già pagate, vanno solo incassate. Sette milioni.

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