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AFFARI ESTERI

COPPE EUROPEE. VISIBILE LA QUESTIONE PETRARCA

Lione val bene una messe

Assolutamente inconsistente. Questo è il Petrarca entrato in campo allo Stadio Plebiscito per  la Amlin Cup, a contarli erano in 15 ma in verità giocavano in 3/4 e mai tutti insieme. Dall’altra parte un modestissimo, svogliato e con il passare dei minuti pure demotivato Lyon. La partita? Non c’è mai stata partita, nemmeno per un minuto. Dopo 24 minuti i padovani avevano preso, meglio dire consegnato agli avversari, 4 mete che le faceva un under14. A quel punto si pensava almeno allo scatto d’orgoglio petrarchino invece ……stendiamo pietoso il tipico velo, son momenti tristi ad averli visti. La cosa, chiamarla partita è eccessivo, si è prolungata fra noia e rimpiattino e il Petrarca è entrato per la prima volta nei 22 mt francesi solo a 4 minuti dal fischio finale. Nessun applauso per i giocatori padovani alla fine, chissà se l’area tecnica l’ha capita che mica siamo fessi in tribuna. I dirigenti petrarchini non facciano però di questa tipologia di sconfitta una questione tecnica, chi conosce i meccanismi padovani sa bene che questo è il logico risultato di una gestione societaria, risultato scontato e previsto da tempo. La “cosa” riporterebbe a galla la questione petrarchina che è qualcosa di più di un malessere, è la crisi di un ambiente che si avviluppa su se stesso, sterile e solo. E’ un pezzo di storia del nostro rugby che vive volontariamente isolato, permaloso, sordo. Il pubblico ha da tempo abbandonato, c’era un manipolo di spettatori allo stadio con il Lyon, ma la cosa non conta per la Società che pare aver smarrito il significato del perchè si fa una prima squadra. E pensare che, nonostante questo, il Petrarca è stato , è e rimane un posto bellissimo dove vivere, dove fare rugby, ottimo rugby giovanile, è un posto vero, serio ed importante, come importante è il progetto che lo ha voluto e che ancora lo sostiene. Cosa c’entra però tutto questo con questo “Petrarca Eccellenza”? Esattamente, questo “Petrarca Eccellenza” a cosa serve? A cosa è servito essere Campioni d’Italia?
Il Benetton non ripete l’impresa a Biarritz complice un cartellino rosso a Minto che così compromette gara ed altre ambizioni della compagine italiana. Gli Aironi perdono ma questa volta nessuno li perdona e salgono forti le prime minacce federali, quelle dello stesso “ambiente Aironi” oltre alle logiche rimostranze di tifosi e affiliati vari che adesso sarebbero anche stanchi di far finta di essere vivi. Qualcosa accade a Viadana più prima che poi.
In Amlin-Challenge sconfitte onorevoli per Prato e Rovigo, schiantati invece da Parisse & C i Crociati che hanno comunque ben altre gatte da pelare.

Non vedo l’ora di parlare di Eccellenza, ‘ste cose europee sono da orticaia.

HEINEKEN EURO CUP
Aironi – Ulster 20 – 46 
Biarritz – Benetton Tv 29 – 12 
AMLIN CHALLENGE CUP
Petrarca – Lyon  3 – 43 
SF Paris – Crociati 45 – 3 
Bordeaux – Rovigo 15 -10
Prato – Perpignan 13 – 30 
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