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FORZA RUGBY

VIADANA GUARDA UN PO’ PIU IN LA ….MA PUNTA SUL SOGNO

C’è modo e modo di far vedere i sorci verdi alla banda del buco...così pare abbiano pensato a Viadana quando, scippati dalla Pro12 targata Aironi, si sono ritrovati a far richiesta di Eccellenza, sarebbe stato più corretto fosse arrivato loro un invito dalla FIR, e si son messi a far su la squadra. Il coach Rowland Philips è rimasto in Italia e, dopo la esperienza celtica, adesso ha scelto di far tappa sulla sponda mantovana del Po. “Competitività e sviluppo” ecco le due parole che il tecnico gallese dice aver voluto mettere in cima alla sua agenda sportiva per il suo Rugby Viadana ma, pare chiaro, i suoi massimi dirigenti e sponsor pare abbiano in sospeso quella questione di…sorci e banda del buco. La squadra che ne è venuta fuori è giovane, frizzante e spigliata e si sente forte il richiamo ai colori gialloneri ed alla identità del club ma il team è ben robusto. Sono cinque gli ex-Aironi che macineranno rugby per Viadana, due tallonatori Denti ed il forte Santamaria, il trequarti Pavan, il mediano Bronzini e l’ottimo centro Gabriel Pizarro. Si devono poi aggiungere Cenedese e Minari già provenienti dal Super 10, il Campione d’Italia Pascu e, dulcis e non siamo ancora in fondo, il fortissimo centro argentino Padrò. A fianco di questo giro di esperienza ci sono altri cinque ragazzi provenienti dalla Under 20 e altri otto che rientrano da prestiti, buona parte di questi dal Colorno. Oggi Viadana però era in fermento perchè la operazione “competitività e sviluppo” ha puntato il dito sul primo dei due propositi, tre stranieri presentati tutti in un colpo, tre assi tirati fuori dalla manica del Melegari. Saranno in giallonero il seconda linea sudafricano di oltre due metri  Ruehan Van Jaarsveld, ha già giocato con la Lazio e sa come siamo fatti, Adriaan Fondse altro seconda linea sempre sudafricano proveniente però dalla inglese Premiership, ventinove anni un passato importante sulle spalle e Jack Gilding, pilone inglese di soli 24 anni anche lui targato Premiership. Tanto di cappello, un team indubbiamente competitivo, guida esperta, giovani conosciuti, stranieri di discreto peso e, soprattutto, buoni per tenere alte le aspirazioni dell’esigente ambiente viadanese. Viadana non dà l’idea di mettersi in campo solo per “far crescere i giovani”, Viadana vuole qualcosa di più, sarà per la questione dei quattro mesi di squalifica tipica (elettorale) che si è preso il patron Silvano Melegari per avere parlato male dell’adorabile Presidente FIR, sarà per la questione dei sorci di cui si diceva prima, sarà, e forse è davvero tutto qua, per la grande passione ovale che c’è su quelle rive del Po ma questo Rugby Viadana dà l’impressioni di volersi ritagliare un ruolo grande: sono di oggi i nuovi calendari della Eccellenza, Viadana parte fuori casa contro la corazzata Mogliano. Hic Sunt Leones.
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