Leggo su Rugby 1823 la notizia, forse meglio dire una boutade tipicamente estiva, del Presidente del Napoli Calcio e produttore cinematografico De Laurentis che analizza il suo futuro nello sport. Parla di investire nello Stadio San Paolo e su altre strutture di entertainment della sua città e, in fondo alla intervista, mette a segno l’idea di avere per le mani non solo il calcio ma anche altre discipline sportive oltre a tutte le possibili derivazioni calciofile (beach soccer, calcio femminile ….). Insomma De Laurentis la butta li per una Polisportiva che contenga anche altri sport oltre al calcio, scherma e rugby sono i due esempi. La più famosa aggregazione sportiva, difficile chiamarla polisportiva, che il rugby conosca è proprio quella della Benetton Treviso che per moltissimi anni ha aggregato basket, volley e rugby; c’era anche, ma ben distaccato dagli altri tre, il team di Formula1. La particolarità della idea dei Benetton fu quella di aggregare sport minori in una città “minore” e portarli al vertice dello sport nazionale. Fatta quindi la illustre citazione passiamo ora alla domanda principe: voi come la vedete una Polisportiva che contenga vari sport minori e abbia al centro il calcio? Per me è un disastro annunciato. Il calcio in Italia si mangia già ogni spazio e la sua principale caratteristica è proprio quella di non avere la possibilità, ho detto appositamente “possibilità”, di poterne cedere spontaneamente; il calcio drena risorse economiche inimmaginabili agli altri sport ed è una macchina vorace di costi e vizi vari che poco si abbinano con la creatività e la necessaria solidarietà di una Polisportiva. Alcuni mi potranno dire che ci sono esempi di Polisportive simili a quella citata da De Laurentis ma nessuno le può enunciare come esempio di compattezza e condivisione. Fondare una Polisportiva, dividerla in Sezioni sportive e lasciare che ognuna di esse si muova con le proprie gambe non fa la differenza, ma forse a questo pensa De Laurentis perchè in fondo a lui del rugby interessa solo il buon business di una partita della Nazionale ovale nel suo San Paolo e chissà, dopo questa bella promessa fatta a mezzo stampa , magari già il prossimo anno, contro l’Argentina. Jamm ja.
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