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AZZURRI

RUGBY ITALIA: PARISSE ESCLUSO. PERCHE’ E’ UNA SCELTA MIOPE

di Paolo Ricci Bitti 

tratto da il Messaggero del 15/05/2023

L’ex capitano azzurro ritenuto dal ct Kieran Crowley non all’altezza di disputare il sesto mondiale (record)

Sergio Parisse aveva ragione a sentire puzza di bruciato: il ct della nazionale italiana di rugby, Kieran Crowley non lo ritiene all’altezza di essere inserito fra i migliori 46 azzurrabili in vista del campionato del mondo che inizierà l’8 settembre in Francia, guarda caso il paese da cui ora si stanno alzando interrogativi grandi come la torre Eiffel.

Ma davvero l’Italia pensa di poter fare a meno del giocatore che, alla vigilia dei 40 anni (12 settembre), continua a fare la differenza in un campionato massacrante come il Top 14, il campionato per club più duro che esista? Ma davvero Crowley ha giocatori così più forti di lui da tenerlo fuori? E perché rinunciare, oltre al suo sostegno tecnico che resta enorme anche a quell’età, a un clamoroso ritorno mediatico per l’Italia che invece finirà ben presto nel buio perché non ha alcunissima speranza di passare per la prima volta ai quarti di finale? Ovvero, perché rinunciare alla fantastica e forse mai più realizzabile notizia di un giocatore che disputa sei mondiali? Ecco Parisse, 142 caps per l’Italia fino al 2019, ha la possibilità di scrivere questo record che difficilmente altre stelle di Ovalia potranno uguagliare o superare perché nel rugby ipertrofico attuale nemmeno Superman riuscirebbe a mettere a segno tale filotto di sei coppe del mondo.

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