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FIR E DINTORNI

IL LANZICHENECCO



Il Lanzichenecco

Gavazzi, candidato di Dondi, per Dondi, con Dondi, da Dondi, alla Presidenza FIR per le prossime elezioni federali, farà in questi giorni un giro in Veneto per parlare alla Società e si fa anticipare da una intervista di Elvis Lucchese sul Corriere del Veneto. Gavazzi scende in Veneto con lo stile del Lanzichenecco, segue lo stile del suo mentore Dondi, evidentemente per lui urge portare disfatta fra la gente veneta e, soprattutto, insidiare i germi del sospetto, della paura, della divisione fra le numerose Società sportive ovali delle Tre Venezie. Elvis Lucchese raccoglie così per la sua intervista solo due autentiche sbruffonate del Gavazzi  dirette  palesemente a quanto sopra. Se qualcuno voleva la conferma del fatto che il candidato di Dondi  non ha in testa idee per il rugby ne ha avuto la prova, questi poteva magari usare lo spazio lasciatogli dalla cronaca sportiva del Corriere del Veneto per parlare di rugby, raccontarci le meraviglie della ultima gestione dondiana che lui si propone di continuare con fedeltà, poteva parlarci di infrastruttre, di Pro12, di accademie , di giovani, di tante cose ovali ed invece no.  Nella sbruffonata numero uno il Gavazzi annuncia di aver già vinto e che lui è il prossimo Presidente (regolatevi cari veneti birbanti e capricciosi che avete osato esibir candidatura opposta) dice numeri e snocciola intere regioni che avrebbero già aderito al suo verbo. Sappiamo tutti che non è così ma lo stile del Gavazzi è evidentemente quello conosciuto, quello del suo predecessore, del resto chi meglio di lui potrebbe tanto. Nella sbruffonata numero due Gavazzi ci tiene a tirar lo strale contro Zatta, strale di bassa lega, poca classe e poco stile dal bresciano ma tant’è.  Zatta è reo, secondo Gavazzi, di essere geneneralmente accompagnato nei suoi incontri dall’amico e collega Vittorio Munari, dice Gavazzi che invece lui per i  suoi incontri in Italia “…mi presento da solo: conosco bene il rugby e non ho bisogno di consulenti”. 
C’è chi va in giro con l’amico consulente e chi va in giro per il padrino.
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