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AFFARI ESTERI

NON TUTTI GLI STADI SONO “OVALI”. POLEMICHE INGLESI E FUTURO ITALIANO

Bath –  Recreation Ground Stadium 
La testa vola già ai Mondiali 2015 perchè in Inghilterra, è li che si terranno, hanno ufficializzato una prima lista di Stadi, sono 17, dove si giocherà questo attesissimo ma ben lontano RWC. Anche nel nostro mondo ovale italico c’è stato spazio per le polemiche che sono montate in Inghilterra. Infatti su 17 stadi comunicati dagli organizzatori solo 3 sono dedicati tradizionalmente al rugby ma lascio qui a Rugby1823 e qui a Right Rugby la descrizione dell’enorme polverone che ha sollevato questa scelta di location.
In Inghilterra, si sa, gli stadi sono il più delle volte  proprietà dei team che ci giocano e sono la normalità gli stadi condivisi da più società e diversi sport, il fusion calcio-rugby è consueto. Gli stadi di calcio però sono più grandi e così nella lista dei 17 si trovano quello dell’Aston Villa, del Manchster United ma anche del Derby County o del Leeds oltre ai tre maggiori stadi di Londra, fra i quali il rugbistico Twickenham e l’Olimpic Stadium,  lo stadio delle recenti Olimpiadi. Se nella lista dei 17 sono così tanti gli stadi di calcio è evidente che le Società di calcio li hanno volentieri concessi, in fondo non lo fanno gratis.
Accostiamo altro evento. Proprio in questi giorni poi è venuto in Italia, a Roma, il Presidente di ERC Jean Pierre Lux con il CEO della medesima organizzazione Derek McGrath, ricevuti a Roma dal vertice FIR hanno presentato la prossima edizione delle Coppe europee che partiranno nel prossimo week-end; i nostri vertici federali hanno preso atto e ribadito che, se l’effetto circolatorio delle location viene confermato, nel 2015 le finali delle competizioni europee per Club dovrebbero arrivare in Italia. Anche questo evento è distantuccio nel tempo ma, è risaputo, in Italia ogni occasione è buona per festeggiare ed i nostri dirigenti hanno quindi avanzato le candidature di Roma ma magari anche di Milano per la sede di queste finali. A Roma già festeggiano sulle disgrazie altrui perchè sanno che per gli stadi delle altre città generalmente la FIR riceve una sbattuta di porta in faccia; Milano, Torino e Bologna sono infatti le tre location che altrettante Società calcistiche hanno negli scorsi mesi rifiutato al rugby per niente meno che i prossimi test match della nostra Nazionale. L’Olimpico di Roma invece essendo di proprietà del CONI sarebbe sicuramente disponibile. 
In Inghilterra hanno ridondanza di stadi e dovranno mediare fra rugby e calcio per garantire spazi adeguati a tutti ed in Italia si farà qualcosa sul tema stadi? 
Il mio personalissimo sogno  è vedere una partita di Premiership a Bath nel Recreation Ground Stadium. Il Recreation ha solo 12000 posti e non è fra i 17; aperto nel 1894 mi raccontano mantenere intatta tutta la sua bellezza di fine periodo vittoriano e dalle tribune si vedono sullo sfondo le guglie giorgiane della città antica, Bath è città fondata dai romani a cui deve le sue splendide Terme ed è stata  dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità. Ci sono molti motivi per cui una persona si fa un viaggio e si va a vedere un partita e la piccola Bath potrebbe esserne un esempio. Pensate però quante centinaia di location come e meglio di Bath abbiamo in Italia e di conseguenza quante occasioni avremmo di portare il nostro sport ai più alti livelli in giro per tutta la penisola. Perchè Roma è bellissima ma l’Italia è grande, in tutti i sensi. Ecco un lavoro importante per il Presidente Gavazzi per i prossimi anni, farci aprire gli stadi, in Veneto come in Campania, a Genova come a Catania, ovunque, per portare ovunque il rugby.  Di questo abbiamo sicuramente bisogno. 
 
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