Miclas in action: la passione ovale di Viadana
Poteva essere un disastro oppure l’opportunità di dimostrare che le cose da quelle parti le sanno fare eccome, la seconda opzione era già in gran vantaggio ma dopo le dichiarazioni palesi di Silvano Melegari sembra quasi ci sia in giro un piccolo capolavoro.
Trattasi, si è capito, del Rugby Viadana, mica uno qualsiasi, gente che negli ultimi anni ha cucito sulla maglie scudetti e collezionato finali, preso per un paio di anni aerei verso le terre celtiche, ricostruito uno stadio e sognato una organizzazione del rugby diversa per il nostro territorio italico. Sconfitte e vittorie si sono alternate in casa giallonera ma sempre con la forza di un vento impetuoso, un vento difficile da trovare sulle rive del Po se non vai a trovare quelli del rugby.
Qualche mese fa la notizia era l’abbandono di Silvano Melegari, vero patron e anima del rugby viadanese, lui rimaneva come sponsor ma la direzione societaria passava di mano; oggi la notizia è la nascita di una associazione senza scopo di lucro, si chiama Rugby Viadana 1970 ed è il nuovo punto di contatto fra il rugby ed il territorio.
Una associazione costruita per ricontattare persone, ricostruire legami, rivitalizzare interesse, rimettere in pista energie, insomma, più semplicemente, per far partecipare chi lo vuole alla vita del rugby viadanese, in tutte le forme.
Un progetto ambizioso che vuole recuperare Viadana alla delusione dell’abbandono della Celtic e, dice il Presidente della Associazione Gianni Fava:“dare prospettive ad una realtà che deve sempre di più appartenere al territorio, per questo ci proponiamo di ricostruire il tessuto sociale e sportivo che ha caratterizzato la lunga storia del rugby viadanese senza operazioni nostalgiche..”.
Dopo questi fasti, si sentiva la mancanza della chiosa e questa è puntualmente arrivata sulla Gazzetta di Mantova dove Silvano Melegari allora spiega “sono molto felice che si sia venuto a creare questo gruppo, formato da ex giocatori, ex dirigenti e anche semplici tifosi, tutta gente che conosce benissimo l’ambiente e saprà dunque come aiutare il club” e poi ancora “Il Rugby Viadana 1970 si occuperà della gestione e della promozione delle numerose attività della società, aiutandola a rimanere al vertice a livello di visibilità. L’obiettivo addirittura è migliorare quanto fatto finora“. Oplà, tutto a posto, concretezza viadanese.
Viadana è attrezzata per superare la crisi, gli strumenti sono pronti, adesso tocca a Philips & Co, ci vediamo al Vent & Acqua.
