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PILLOLE PRIGIONIERE: AUTARCHICI ED EVASIVI

prigione

AUTARCHIA! Lo ha detto più volte il Presidente della Federazione che gli allenatori delle franchigie devono essere italiani, una scelta coraggiosa fatta ancora una volta in controtendenza con le Nation del nord-Europa dove i coach sono sempre di più dell’emisfero sud. I denigratori della permalosissima Presidenza, disdicevoli e feroci mattacchioni, hanno ribadito che il concetto di “italiano” per la FIR è alquanto labile; subentrerebbe infatti il principio di “formazione italiana” che ha delle sue regole anche recentemente rimodulate tutt’altro che “strette”. Queste regole presto potrebbero portare isolani del pacifico ed altri sudisti ad essere rugbisticamente italiani anche senza parenti tricolori. Per i coach però, ha tuonato il Presidente, scegliamo solo italiani ! Autarchia totale. E’ così che le Zebre hanno annunciato in questi giorni che sarà l’argentino Victor Jimenez il loro prossimo coach degli avanti.

IL CASELLATO EVASIVO Avete presente Umberto Casellato? Quello che dice sempre quello che pensa, anche troppo, quello che non media sui termini, non c’è più. Un anno di corte federale alle Zebre e l’Umberto ha appreso l’arte dell’impossibile per lui, ovvero dire venti parole di fila senza dire assolutamente nulla . Una bella intervista all’ex coach di Mogliano e Zebre realizzata da  Melita Martorana per Onrugby inizia con la domanda più stuzzicante “Perchè hai lasciato le Zebre?” e la risposta di Casellato:”Si fanno due colonne con i  pro ed i contro. C’erano più contro ed ho fatto la scelta giusta per tutti”. Una risposta talmente profonda che potrebbe rispondere contemporaneamente ad altre centoventisette domande fra le quali “Perchè non hai messo il cacio sui maccheroni? “, “Perchè hai scelto uno shampoo neutro?“, “Perchè da piccolo hai picchiato tuo cugino?”. Umberto Casellato comunicatore evasivo, chi l’avrebbe mai detto?

Liberateli.

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