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JOKE

ANDRIES SI SENTE ITALIANO. COMMOSSI.

Bloemfontein1

Bloemfontein , Distretto di Motheo South Africa

Quando Andries “Dries” Van Schalkwyk. sudafricano di Bloemfontein, oggi 31 anni, arrivò alle Zebre c’era Manghi come Direttore Sportivo, era il luglio 2012. Sono passati giusti tre anni, numero fatidico nel rugby di oggi, perchè giusto dopo tre anni per Andries è scoppiato l’amore, intenso ed appassionato, talmente forte ed incontrollato che il sudafrcano ha dichiarato” Mi sento italiano. Qui sono cresciuto fuori e dentro il campo. La maglia azzurra è qualcosa di speciale, ho grande rispetto di ciò che rappresenta.“. C’è gente che giurerebbe averlo visto davanti al monumento ai caduti cantare “ .. e la bandiera dei tre colori  è sempre stata la più bella, noi vogliamo solo quella noi vogliamo la libertà….” anche se poi Andries ha continuato la dichiarazione stampa dicendoci che per la libertà si arrangia da solo ma che “…Per me il Sei Nazioni è torneo più importante che ci sia…” .

Insomma abbiamo capito, il terza centro Andries “Dries” Van Schalkwyk sudafricano classe ’84 che prima di arrivare alle Zebre ha vestito la maglia di Free State in Vodacom Cup dopo essere stato in precedenza capitano dei Golden Lions ed aver collezionato negli anni passati trentaquattro apparizioni nella prima divisione di Currie Cup con i Boland Kavaliers prima e con i Blue Bulls poi, lui si sente italiano e si sente talmente italiano che se la sente proprio di giocare il Sei Nazioni anche se i soliti maleducati e invidiosi dicono che lui si sente italiano solo per giocare il Sei Nazioni.

Carissimi ragazzi terze centro italiane che state li’ in Accademia Francescato o tutti quelli che stanno in Accademia Zonale di Mogliano,o  in quella di Rovigo, Milano, Remedello, Torino, Prato, Roma, Benevento e Catania, sappiatelo che  Andries si sente italiano e adesso voi come vi sentite? Ragazzi di Eccellenza che portare i numeri della “terza” tranquilli la bandiera è salva, Van Schalkwyk si sente italiano giusto giusto per giocare il Sei Nazioni.

Adesso che abbiamo fatto un po’ di meritato sarcasmo di bassa lega sul “nuovo” italiano venuto da lontano Andries “Dries” Van Schalkwyk, chiniamo il capo sconsolati di fronte alla enorme confusione che gira intorno al clan azzurro, alla azzurrabilità ed alla programmazione azzurra. Facciamolo ed aspettiamo di tastare le convocazioni del Brunel anche se, lo sappiamo bene, è già accaduto in passato che si sia pensato di poter chiamare qualcuno in Nazionale per il solo ed esclusivo motivo che fosse alto circa due metri.

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