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PRO14

BURGESS NO, LE ZEBRE HANNO SEMENZATO.

Una volta, poi due , poi tre e poi sorge la domandona, perchè altrimenti tutti i proclami trionfanti del 2015 cosa erano? Era aprile del 2015 e, citiamo testuale, “La società Zebre Rugby annuncia di aver raggiunto un accordo col mediano di mischia australiano Luke Burgess attualmente in forza ai Melbourne Rebels australiani nel Super Rugby. Il numero 9 vestirà la maglia delle Zebre Rugby a partire dalla prossima stagione 2015/16 e resterà in bianconero fino a tutto Giugno 2017.”

Il Burgess in questione è proprio quello che pensiamo tutti? Si, è lui, 37 caps con la Nazionale australiana e, prima ancora di Melbourne Stade Toulousain e NSW Waratahs. E’ stata una scelta importante per le Zebre, per il Pro12, per il movimento italiano del rugby ma non gioca o gioca molto poco. I suoi compagni di avventura nella maglia bianca a striscie nere sarebbero Palazzani e Violi, entrambi numeri 9, il primo attualmente è convocato con Brunel ed il secondo deve recuperare un brutto infortunio e quindi si è portati a pensare che, visto anche il costo che Burgess rappresenta per le Zebre e per le casse della FIR, tocchi finalmente vedere le magie del super mediano australiano, invece no.

Titolare mediano di mischia in questo periodo per le Zebre è invece Fabio Semenzato che arriva alla franchigia di Parma come permit-player da Mogliano.

Fabio è un classe  86, una dozzina i suoi caps in azzurro, giocò titolare mediano di mischia ai Mondiali 2011, per moltissimi anni è stato alla Benetton Treviso, anche in Pro12, dall’anno scorso appunto al Rugby Mogliano in Eccellenza. Insomma Semenzato è un personaggione del nostro rugby che verrebbe da dire: chi meglio di lui può correre in aiuto di una franchigia del campionato celtico? Mai come in questo caso pareva De Rossi  e Guidi la risposta la avessero già in spogliatoio, invece no.

Quanto sopra mette ancora una volta in luce la questione dei permit-player, un tema mai abbastanza discusso ed ormai entrato nel suo stato di massima confusione anche fra i guru del nostro rugby, e quella degli stranieri che arrivano alle franchigie. Che funzione hanno questi ultimi? Che obiettivi ci devono aiutare a raggiungere? Stiamo parlando di marketing? Migliorare le posizioni di classifica? Chiocce per giovani speranze? Perchè le tre posizioni hanno costi diversi e c’è chi giura invece che lo stipendio a sei cifre che prende Burgess sia di quelli che si danno di solito a chi va in campo.

Permit player e gestione degli stranieri. Sono solo due esempi della ampia discussione che si potrebbe aprire su entrambe le nostre franchigie abbondantemente ultime in classifica.

L’esempio di Burgess che, anche nel match perso a zero punti contro Ulster in questo trascorso fine settimana di Pro12, entra quasi a metà del secondo tempo a sostituire il permit player Semenzato, è solo uno dei temi che si potrebbero affrontare leggendo veramente la posizione delle nostre franchigie in Pro12. Veramente.

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