Ecco un “perdono” che ha fatto storia, era di Caterina caselli, musica Anni ’60 Doc.
L’arbitro Elia Rizzo che durante la semi-finale di Eccellenza usò il microfono di servizio per raccontare alla Nazione in diretta TV i fatti suoi e per togliersi i sassolini dalle scarpe contro suoi colleghi è già stato perdonato?
Perchè cotanta ipotesi? Trattasi del fatto che il Plenipotenziario federale Alfredo Gavazzi, dovrebbe fare solo il Presidente ma, si sa, sono quattro anni che fa tutto solo lui, ha dichiarato al Gazzettino in occasione della finale Eccellenza di Rovigo:”Ho chiesto che il caso vada alla giustizia sportiva e venga trattato il più presto possibile, perche Rizzo e il nostro arbitro agli imminenti Mondiali Under 20″
Si tralasci, per una volta e per abitudine a farci vedere queste cose da parte dell’attuale Presidente FIR, il caso che Alfredo Gavazzi dice che lui “ha chiesto”, impropria e soverchiante intromissione visto che dovrebbe essere il gruppo arbitri, il CNAr, in autonomia a farlo. La cosa che invece lascia basiti è la velocità del procedimento richiesto da Gavazzi,: per una cosa decisamente meno visibile commessa da altro arbitro la sola preparazione del procedimento definitivo durò un anno ed un anno l’arbitro rimase sospeso. Velocità del procedimento e riferimento alla partecipazione di Rizzo al Mondiale Under20 suonano come una sentenza già emessa: Rizzo andrà velocemente davanti al procuratore federale e verrà assolto.
La competizione planetaria inizia infatti il prossimo 7 giugno e quindi Rizzo, se fosse sospeso come casi precedenti, sarebbe già fuori. Tranquilli però, se la Procura Federale si riunisse oggi potrebbe comminare all’arbitro Elia Rizzo ben cinque giorni di squalifica. Così sarebbe pronto per il Mondiale giovanile!
Insomma se vi aspettavate che il Presidente Federale prendesse in mano l’argomento per condannare il comportamento di Rizzo mettete la cosa fra le delusioni degli ultimi quattro anni ed il resto immaginatevelo da soli.
La frase sibillina di Gavazzi, a Rovigo il Presidente era particolarmente in vena di sibillinaggio, lascia un dubbio davvero brutto di cui, per una volta, Elia Rizzo non ha alcuna colpa. Ci si augura il capo degli arbitri Vancini voglia stigmatizzare la dichiarazione federale e lasci, come è uso nei contesti civili, che la giustizia faccia davvero il suo corso. Non quello di chissà chi altro. Presidenti inclusi.
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