Per qualche giorno “Il Nero il Rugby” parla di se stesso, di cosa deve fare la prossima stagione, perchè i dubbi sono tanti ed allora da queste parti pare normale condividerli con tutti voi. (2a PUNTATA)
Ripartiamo dall’ultima domanda di ieri (clicca qui per leggere il post di ieri) dove, dopo aver verificato che l’Eccellenza, ora TOP12, è arrivata a livelli troppo bassi per pensare di lei qualsiasi cosa ci si chiedeva “che fare”.
Ovvero: Che fare allora adesso? Questa è la domanda che dalla fine dello scorso campionato gira nella testa dell’autore di questo blog. Questo Top12 merita ancora qualcosa? Oppure potrebbe essere saggio lasciarlo in tutto o in parte andandosi a divertire davvero, seguendo gran rugby, guardando e scrivendo di TOP14, Premiership inglese, Champions Cup, Challenge Cup, tornei per Nazioni e via così?
Toglietevi dalla testa che chi scrive abbia una risposta pronta, altrimenti perchè scrivervelo? A fronte del “post” uscito qui ieri sono arrivate mail (rugby@ilneroilrugby.it) e messaggi con idee e proposte. Grazie davvero. Urge però allora ricordarci perchè esiste questo spazio web e magari partire da lì per vedere cosa farà da domani.
Il rugby è un gioco, qualcuno in giro per lo stivale lo prende troppo seriamente e certe cose esagerate fanno solo sorridere. In Italia, salvo dalle parti di Treviso e in sede alla FIR, non ci sono così tanti motivi per fare i super-seri e quindi…. . Scialla.
Il rugby è un gioco e per questo deve far divertire. Tutti. Questo spazio web è nato per mettere il “sale” sulla pietanza. Per questo quando “Il Nero il Rugby” è nato e. alla sua fondazione, ha scritto che “vuole che di rugby se ne parli, ancora e ancora”. Muovere opinioni e commenti, ovvero gli strumenti usati da questo blog, strumenti che vengono dopo l’informazione, significa infatti fare “movimento”, dare una spinta, aiutare a vivere il rugby. Questo fa “il Nero il Rugby”. Questo in Eccellenza (Top12) mediamente non è nemmeno capito, la autoreferenzialità prevede che dopo ogni partita ci si alzi tutti in piedi (quei pochi rimasti a seguire questo campionato) e si dica “bravi tutti“. Fine.
Si potrebbe fare una conferenza su alcune divertenti situazioni anti-comunicazione nate in Eccellenza in questi anni ma una delle cose che fa veramente sorridere è il “mammismo“.
La situazione in Eccellenza/Top12 è stata talmente svalutata che esiste l’idea non si possa dire se un giocatore in campo durante la partita ha fatto una stupidata perchè: “poverino”… “lui ha fatto quello che poteva”… “la morosa lo ha lasciato”… “non si capisce con l’allenatore”…”è giovane”…. “si deve fare” …e via così con il “mammismo ovale“. Fare una segnalazione critica diventa allora quasi “immorale!”. Questo mammismo esce spesso dai dirigenti e qualche volta anche dai Coach, questo è un chiaro esempio del pasticcio in cui questo campionato si è cacciato.
Si potrebbero fare molti esempi ma ci si ferma qui, anche per non dare l’idea che sia tutto sbagliato. Non è vero. Però quello che c’è è poco e tremendamente sciapo.
L’Eccellenza/Top12 è un Campionato senza argomenti, viene tenuto e vissuto dai protagonisti esattamente così, è un campionato non interessante che fa di tutto per non esserlo rifiutando, tra l’altro, le regole minime della comunicazione e del marketing in particolar modo. Un campionato che si ferma al tabellino ed agli auguri di Natale.
Insomma da queste parti siamo sempre pronti a mettere il “sale”, ma dove è la pietanza?