Connect with us

PRIMA LO SPORT

LA ELITE A L’AQUILA E’ UN GRANDE MESSAGGIO DI RUGBY

L’Aquila, una bellissima città di rugby

Bella idea, ha un incredibile sapore di rugby , ha una dimensione che, a dispetto di quello che sembra, sa di futuro. Le Fiamme Oro hanno scelto la location abruzzese del mitico Stadio Fattori come campo di casa per il prossimo match ed il Petrarca si è ben prestato a far rivivere il suo rugby su quello che è stato uno degli scenari più prestigiosi del rugby italiano.

L’Aquila torna al centro del rugby italiano, domenica 18 febbraio ore 13,30, nello storico Stadio Fattori si consuma la sfida della Serie A Elite fra la squadra della Polizia ed i tuttineri padovani. Una sfida che ha il sapore antico di quando le Fiamme Oro iniziarono a “giocare a rugby”, proprio a Padova (campo dell’Arcella) nel 1955 e lì ci vinsero anche cinque scudetti, da padovani ! Sommati ai 14 del Petrarca in campo domenica ce ne saranno diciannove, un modo fantastico per onorare il rugby abruzzese.

Non una semplice trasferta, le Fiamme Oro scenderanno in campo con L’Aquila nel cuore, molti i membri dello staff che sono di quelle parti, il suo Coach Guidi ha giocato lì e nella attuale rosa dei poliziotti molti sono gli abruzzesi: Guido Romano, Stefano Iovenitti, Andrea Angelone, Ugo D’Onofrio, Alessandro Forcucci e Filippo Di Marco.

Per un evento così scenderà una lacrima sul volto anche ad uno dei giocatori ed allenatori più importanti, prestigiosi ed amati dal pubblico padovano e dal Petrarca: Pasquale Presutti. Lui abruzzese di Trasacco, ex giocatore delle Fiamme Oro e dei “neri” (4 scudetti ed una Coppa Italia vinta con questi), ex Head Coach del team padovano al quale ha regalato una delle vittorie più belle degli ultimi vent’anni, lo scudetto del 2011, poi è andato a guidare le Fiamme Oro vincendo un Trofeo Eccellenza. La domanda imperversa: per questa partita, che giocano nel suo tinello, per chi tiferà quel sornione del Pasquale?

Le Fiamme Oro si muovono, escono dal placido “contest” della loro solita sede romana e si fanno vedere fuori, portano il rugby fuori dalle proprie solite mura; perchè tutti dicono che il rugby ha bisogno di respirare, di farsi vedere in giro, ma poi ? Ottime le Fiamme. Questo può essere un pezzo di futuro? Speriamo di si.

Dispiace doverlo ripetere, dispiace citare il pessimo esempio della Benetton Treviso, una Società finanziata (e pure tanto, tanto, tanto) da dodici anni dalla FIR , che ha avuto di tutto dal movimento ma che non ha mai giocato una sola partita in dodici anni fuori dal suo stadio trevigiano di Monigo. Questo modo di vivere il rugby non ce lo potevamo permettere già “ieri” ma oggi ancora meno.  Le Zebre invece hanno giocato fuori, hanno giocato proprio a L’Aquila nel 2018.

Belle queste Fiamme Oro che escono, questo Petrarca che torna sul “luogo del delitto”, bello questo match di Serie A Elite che si fa promozione prima che semplice ricordo. Se tutte le Società di Elite il prossimo anno giocassero un proprio incontro casalingo “fuori casa”…..che idea. Per questo l’iniziativa abruzzese è un bel messaggio di rugby.

Comunque ora pensiamo anche al match che sarà ad alta motivazione per i cremisi e ricco di insidie per i petrarchini, niente di più complesso per due team che hanno bisogno di dimostrare di esserci.

E dopo tutto questo che bello ora scrivere: forza rugby italiano! Forza, dai!

More in PRIMA LO SPORT