Continental Shield quest’anno tocca il fondo. Vi parteciperanno infatti solo 6 team di cui 4 italiani, Petrarca, Calvisano, Rovigo e Fiamme Oro più una squadra georgiana ed una selezione belga. Due gironi da tre con finalina e chi vince va in Challenge Cup il prossimo anno. Un disastro ricco di inutilità per una coppa “europea” che giocherà circa oltre un 80% dei match in Italia e fra squadre italiane.
Continental Shield, ovvero la terza competizione europea di EPCR. E’ nata per lasciare all’Italia la possibilità di dirsi ancora in Europa dopo l’esclusione delle partecipanti al massimo Campionato italiano dalle coppe europee ed il successivo ampio ridimensionamento anche delle nostre due che militano in Pro14. Per questo Continental Shield è chiamata dai più anche “Coppa Gavazzi“
Continental Shiled è stata però anche l’occasione che il rugby professionistico europeo ha dato a Rugby Europe di far entrare nel gioco le “nazioni emergenti”.
Rugby Europe ed il suo discutibile Presidente Octavian Morariu (dalla federazione rumena) chiede da tempo spazio, ad esempio per Georgia e Romania, ai grandi del continente e lo chiede spesso a palese e dichiarato svantaggio della nostra federazione che, si sa, fra quelli del Sei Nazioni assolutamente non brilla .
Così Rugby Europe ha avuto questo spazio “continentale” per club dove ha infilato nel tempo spagnoli, rumeni, portoghesi, tedeschi accanto agli italiani. I nostri compari inviatici dalla federazione europea si sono tutti ritirati. A qualcosa Continental Shield però è servita, dare fiato alle squadre russe che ben in due lo scorso anno sono approdate in Challenge Cup.
La Federazione russa quindi è stata la vera vincitrice della avventura “Coppa Gavazzi” mentre Rugby Europe ne ha ricavato un sonoro fallimento politico dimostrando a tutta la prima fascia di team europei che non esistono altre Nation in grado di competere con loro. Passare dalle chiacchiere ai fatti è quindi servito a dimostrare il vuoto delle prime.
“Coppa Gavazzi” era un tranello per Rugby Europe? Beh, fosse così Morariu ci è caduto dentro con mani e piedi.
La squadra georgiana inserita nel Continental Shield di quest’anno è l’ultima timida sfida di Rugby Europe all’Italia. La Georgia è, per ora solo a parole, l’unica Nation in grado di chiedere il posto dell’Italia nei vari consessi sportivi, la federazione europea la sta appoggiando, come tutti sanno, anche di fronte al Sei Nazioni.
Così quest’anno il match fra la nostra federazione e quella georgiana sarà duplice, oltre al Test Match di Firenze fra le due Nazionali ci saranno anche Calvisano e Fiamme Oro che avranno il compito, nel loro girone, di contrastare la RC Locomotive Tbilisi.
La formula di quest’anno è il preludio chiaro alla chiusura di questo “scudo continentale” il prossimo anno. Forse “Coppa Gavazzi” ha fatto il suo tempo, ne avesse mai avuto uno, i giochi entro qualche mese saranno fatti. Nel 2019 ci sono i mondiali del Giappone ed i rapporti di forza il prossimo anno si scrivono solo lì.