E’ Matteo Ferro il vero “artista” della vittoria nel Derby d’Italia – (Foto Franco Cusinato / Ombre Nere)
Un vero boato ha accolto il fischio finale del 172° Derby D’Italia che ha visto il logico trionfo rossoblù davanti ai campioni della “logica”, il Petrarca.
Perchè è così che giocano a rugby i tuttineri di Marcato nel “derby”: a colpi di logica. Tutto o quasi è ben fatto, tutto molto logico, programmato e schematico, ottima destinazione del principio di causa-effetto, organizzazione spinta, un ipotetico automatismo collaudato, una bella macchina da guerra, sul serio, ma che si perde quando la logica trova un intoppo e ci vorrebbe dell’altro: motivazione, creatività… insomma tanta passione per il Derby e non solo per la logica. Non c’è, non agli stessi livelli almeno.
Perchè il Derby d’Italia ha visto decine di match finiti in modo illogico, anche questo. Una squadra di assoluto livello, superiore sulla carta (il Petrarca) gioca contro una squadra decimata dall’influenza (Rovigo) ed a corto di giocatori (che completa la panchina con un U19) che però ha dentro qualcosa di più: il furore del match. Vince Rovigo, logicamente.
Petrarca schematico e statico che prova a giocare il punto d’incontro ma si trova davanti, appunto, il furore di cui sopra, regge un tempo e passa il secondo prevalentemente nella sua metà campo a provare ad uscire dalla “logica”. Statico ma con una buona difesa il Petrarca prova a capire cosa farsene della superiorità in mischia ma non ci riesce fino a che la perde. Il resto è una storia già vista, in cui la plastica la fa da padrona: Trotta ha un problema da risolvere, non in terza linea però, ma come Capitano. Forza e coraggio. Piace segnalare il solito ottimo Lyle ed il bravo Scagnolari.
ROVIGO C’E’ Primo tempo in sofferenza secondo tempo in gran crescita e questa è la assoluta novità di Rovigo. La seconda parte della partita di solito era, per i ragazzi di Allister Coetzee, un momento di perdita di lucidità, solo dalla scorsa giornata i rossoblù hanno cominciato a portarsi a casa quasi tutti gli ottanta minuti, ma è anche il momento giusto per farlo. Il timing di campionato è perfetto.
Il match trova un Rovigo sempre molto veloce, abbastanza dedito al movimento multifase con una difesa (generalmente non avanzante) sufficiente ma soprattutto una gestione del “punto” ed una maul di gran livello. Rovigo si appoggia anche sulle competente individuali, salgono in cattedra Matteo Ferro e Alberto Chillon, la prima linea perde le mischie ma infila due mete agli avversari con il tallonatore Cadorini, perchè certe qualità bisogna capire bene ad ogni match dove è il caso di usarle per raggiungere l’obiettivo. Ecco questo “focus” è apparso essere lucidamente presente nei ragazzi in rossoblù. Piace segnalare la “spina nel fianco ” (degli avversari ovviamente) Bacchetti ed il solito Swanepoel che questa volta fa tanta fatica ma alla fine…. la spunta lui.
Attenzione! Questo Derby d’Italia segna un ritorno sulle scene assolutamente importante ai fini del campionato perchè Rovigo ora c’è e vince pure le partite con le dirette avversarie. La scorsa settimana ha infilato il Valorugby restituendo la sconfitta di un punto dell’andata, ha passato l’esame “Petrarca”, ora tocca al recupero su Calvisano. Sono queste le partite “play off”. Ma soprattutto è parso esserci l’ambiente, in campo si vede amalgama, i reparti “si parlano”, le fasi non sono più ansiogene, le corse hanno quasi sempre senso. E’ questo il tema di giornata: il tempo si tinge di rossoblù. Rovigo c’è, gli altri sono avvertiti.
FIAMME ORO PER UN SOFFIO… Ma il soffio è quello di Dominguez che “brucia” la mancanza di guardia per andare oltre la linea e decidere così, di rapina (nel senso buono), una partita da negare ai cardiopatici.
Quelli di Reggio contenti per i punti, meno per il gioco, a volte un po’sfilacciati ed a tratti nervosi, i cremisi vedono sfumare preziosi punti play-off. Ce la possono ancora fare quelli di Presutti? I risultati di giornata fanno volgere la cosa verso il buio.
Una considerazione va fatta: le Fiamme Oro si sono dimostrate conformi alle aspettative di settembre solo nelle ultime giornate. Se questo organico regge l’estate, con i previsti innesti il prossimo anno….. wow: Fiamme Oro superstar?
Siamo alle ultime battute, la parola play-off comincia a scaldare l’ambiente. Qualcuno comincia a farci un pensierino….
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Peroni TOP10, XVI giornata
Mogliano Rugby 1969 v Rugby Viadana 1970 32-39
Transvecta Rugby Calvisano v Lazio Rugby1927 50-28
FEMI-CZ Rovigo v Argos Petrarca Padova 24-20
HBS Colorno v SITAV Rugby Lyons 62-13
Fiamme Oro Rugby v Valorugby Emilia 23-24
CLASSIFICA: Petrarca Rugby punti 68; Femi-CZ Rovigo 52; Valorugby Emilia 51; HBS Colorno 44; Transvecta Calvisano 39; Fiamme Oro Rugby 39; Rugby Viadana 1970 28; Sitav Lyons 26; Mogliano Rugby 21; Lazio Rugby 1927 8.