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AZZURRI

APPESI AD UN MONDIALE CHE NON CONTA, IL FUTURO E’ QUESADA

Chissà da quante parti lo avete già letto , stiamo parlando dei Mondiali di Francia, RWC CUP 2023, Inizieranno con il botto il giorno 8 settembre (Francia Vs Nuova Zelanda), la fase a gironi chiude il giorno 8 ottobre (Fiji Vs Portogallo) , due giorni prima c’è l’ultima dell’Italia, con la Francia. La finale mondiale il 28 ottobre.

E’ vero che nella vita tutto è possibile ma quel 28 ottobre con grande probabilità non ci saranno gli Azzurri allo Stade de France, Saint-Denis, è una facile previsione ma in realtà questi Mondiali per noi, lo hanno appunto già scritto in tanti, sono tutta una facile previsione. Questa RWC ’23 per noi italiani ha il sapore dell’inconsistenza, sappiamo già come andrà a finire, due partite da vincere ma ci piace dire “già vinte” (Uruguay e Namibia) e due partite impossibili, anzi già perse (Nuova Zelanda e Francia), perchè questo è il nostro girone, insomma i quarti di finale ancora una volta li vediamo con il binocolo.

Insomma questo è per noi un mondiale assolutamente già scritto, siamo lì appesi almeno fino a quando non vi usciremo, la vera utilità  di questo mondiale è il suo “dopo”, quindi se c’è un momento in cui è il caso di fare i grandi cambiamenti, a livello Azzurro, il momento di aprire nuove strade e guardare al futuro è proprio questo. Intendo oggi, in questi giorni, adesso, decisamente prima del 8 settembre. Perchè perdere altro tempo?

Quindi è stato giusto farlo adesso, perchè è questo il momento di annunciare un nuovo Head Coach Azzurro, e così anche per preparatori atletici e magari altri componenti del team, è questo il momento di fare tutte le cose nuove possibili. Ne aspettiamo altre e altre ancora. Da queste parti si apprezza moltissimo che il nuovo Coach azzurro, quello che ci guiderà al prossimo Sei Nazioni, sia già noto ora, che lui stesso sappia già cosa deve fare, fin da ora.

Perchè il nostro obiettivo azzurro non può essere questo Mondiale ma lo è sicuramente il prossimo Sei Nazioni. Lì dobbiamo puntare. Lì dobbiamo farci trovare assolutamente preparati. Gonzalo Quesada, l’annunciato nuovo Head Coach azzurro, ha il suo tempo per pensarci, ora sa con che occhi deve guardare il Mondiale, noi invece lo aspettiamo il 3 febbraio 2024, Italia Vs Inghilterra, Sei Nazioni ’24. Buon lavoro.

Un appunto sui nuovi estimatori di Kieran Crowley non lo si può evitare. Il Coach neozelandese ha fatto un ottimo lavoro con la nostra Nazionale, bravissimo davvero, tanto bravo che si meriterebbe maggior rispetto, non dalla FIR però, ma da certi professionisti della politica ovale. Va infatti ricordato a certi oppositori in  pianta stabile della attuale linea federale,  incluso il nuovo partitino dei capitani, beh, va ricordato a questi politici che ora si stracciano le vesti per l’esclusione di Crowley dal futuro azzurro, che la FIR ha tutte le prerogative e le ragioni per scegliersi un Coach che sia in linea con la direzione tecnica federale, il neozelandese non lo era (non è forse solo questo il motivo per cui piace tanto a loro? Mah) quindi…. . Però, insomma non può essere tutto solo politica, non si può sentire sempre e solo discorsi volti a conquistare voti, questa è solo la peggior politica, non è mica rugby.  Aiuto.

Tornando invece al rugby, questo mondiale probabilmente per noi non significa assolutamente niente, il nostro vero obiettivo è il Sei Nazioni 2024, i giorni di Francia devono servire a quello, quindi ci vediamo al mondiale perché c’è, ce lo vediamo tutto, ma attenzione al prossimo torneo europeo, lì c’è il nostro spartiacque.

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