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AZZURRI

IL RUGBY SEVEN IN ITALIA. FORSE SI… MAH

Le ultime peripezie del nostro rugby Seven e le rinnovate questioni sulla sua gestione e/o affidamento ad un corpo dello Stato per una sua ribalta anche da noi, mi costringono a guardare “tutto insieme” ed a rifletterci di nuovo su.

Il Seven è una disciplina olimpica e basterebbe anche solo questo per puntarci addosso riflettori e programmi di crescita vari. Forse si. In fondo è quello che pensiamo tutti. Forse si.

Invece noi italiani continuiamo a fare poco o nulla, sicuramente mandiamo dei ragazzi in azzurro in giro a “fare Seven” dopo che hanno svolto al massimo una serie di allenamenti e senza che mai durante l’anno lo abbiamo frequentato davvero. Il coach fa una selezione di giocatori, poi li mette insieme qualche settimana, partono, perdono. tornano. Si poteva fare di più? Forse si.

Poi io stesso mi chiedo quanto partite di rugby Seven ho visto in televisione, in streaming, poche, davvero poche, che poi quelle partite durano anche poco, più che dire quante partite si dovrebbe dire: quante ore di rugby Seven si è visto? Poche. Forse non mi piace, ecco si è così. Forse si. E’ tutto molto uguale, è uno sport decisamente ripetitivo. Il Seven in effetti è anche un po’ noioso. Forse si.

Vabbhè il fatto che non piaccia a me non ha significato, lo ha solo per me, chissà quante persone sognano il rugby Seven in Italia. Mah. Ho la convinzione, sicuramente sbagliata, che siano davvero poche. Forse si.

Mi viene però in mente che il Seven è uno sport olimpico solo perchè riammettere alle Olimpiadi il rugby, quello vero, sarebbe stato complesso, disse così il CIO. Comunque: quale era il “rugby vero”, il nostro o il Tredici? Per età il nostro. Ma sai te…

Insomma il Seven esiste a quel livello (le Olimpiadi) perchè qualcuno ha detto che portarci il rugby a quindici era troppo oneroso e lungo da fare, troppo lunghi i tempi di recupero fra un match e l’altro, troppi campi da trovare per far giocare le partite, con il Seven la pratica di gioco alle Olimpiadi diventava rapida e veloce, pochi giorni e “zack”, tutto finito. Più che il rugby il CIO a suo tempo riammise la palla ovale alle Olimpiadi. Forse si.

Mi dispiace che il rugby Seven non trovi una sua dimensione in Italia e mi dispiace che nessun soggetto privato, nessun gruppo di pressione,  abbia mai depositato in Federazione un vero progetto per un campionato Seven specializzato. Nessuno ha mai pensato ad una Lega per il Seven italiano. Tutto questo però è anche molto significativo del fatto che forse il Seven interessa davvero a pochi. Forse si.

Insomma il Seven è una interessante disciplina assunta al cielo olimpico solo perchè era più facile, ha poco seguito in Italia ma non è che dalle altre parti “evolute nel quindici” ci siano le folle che invocano il Seven, come sport però ha di solito un ottimo impatto commerciale ed è talmente facile da seguire e veloce che lo possono vedere tutti senza tanti affanni o lezioni pregresse di chissà quale regolamento.

Ohi ohi, quindi il Seven è un ottimo sport di lancio del rugby “vero”? Mah. O forse si?

Detto tutto questo chiediamoci, prima domanda: dipendesse personalmente da ognuno di noi, spederemmo una somma in euro destinata alla crescita del rugby a quindici per dirottarla invece sul Seven? Seconda domanda: destineremmo una parte del Bilancio ad una disciplina olimpica togliendolo ad altre specialità senza un seguito internazionale di quel livello?

E’ un bel dilemma. Forse si. Mah.

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