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AZZURRI

SOLD OUT ….ERGO SUM. LA NUOVA SINDROME DEL RUGBY ITALIANO.

Il Rigamonti di Brescia

Stadio Rigamonti , Via Novagani Mompiano Brescia, proprietà del Comune di Brescia, gestione “Brescia Calcio”, anno di costruzione 1959, posti per gli spettatori 27.547 (coperti 6439). I numeri sono inesorabili, possibile interpretarli ma stupido, prima che sbagliato, distorceli. I posti utili allo Stadio Rigamonti sono poco più di 27.000  e se le parole hanno un significato il “tutto esaurito” si dovrebbe registrare a quella quota, il famoso “sold out”  come dicono quelli che parlano la “lingua giusta” va per il 27 e ben tre zeri spicciolati dietro.

Felice che il Test Match del rugby abbia avuto inizio, in campo rossi ed Azzurri corrono, giocano i primi contatti, guardo stupito tanta tribuna visibilmente vuota e  mi interrogo.  Ricordo ed inesorabilmente ora ricopio le dichiarazioni della vigilia che di quei posti vuoti non davano previsione alcuna, tutt’altro, i comunicati stampa mettevano in bocca al Presidente bresciano: ” …l’enorme importanza del movimento rugbistico bresciano, sottolineata anche dalla grande adesione di pubblico alla gara di sabato. Restano circa millecinquecento biglietti ancora disponibili per la vendita ed anche il settore del Rigamonti aperto di recente alla vendita ha fatto registrare numeri importanti.” Giorni prima stampa e Rugby-Blog, davano l’esaurit0 al Rigamonti, poi la notizia dell’ultima ora appunto diceva che mancavano ancora 1500 biglietti al sold-out!   Il giorno dopo il match cerco sulla stampa il numero di spettatori ufficiale, faccio fatica, non lo trovo, sintomo che o non l’hanno dato o non è bello da vedere, finalmente il giornale bresciano di turno lo riporta, lo mette sul titolo, “spettatori 18.000”.  Pare esagerato ma lo prendo per buono, sommo 1500 che fa 19500 che non è 27000, poi rileggo il comunicato “..anche il settore del Rigamonti aperto di recente….”. Ci penso, diagnostico: è sindrome da sold-out!  La FIR è in preda a convulsioni da tutto esaurito, o è esaurito lo stadio o si esauriscono loro, un risultato diverso dal “tutto finito” “tutto a posto” , “siamo tanti anzi tantissimi forse anche di più” non è accettato. Allora capisco vendono lo stadio a pezzi , il primo sold out è a quota decisa dalla FIR ,  “quota sicura” , qualche amico malevolo mi suggerisce “quota parenti stretti” e poi avanti a buttare fuori biglietti  che la sindrome galoppa e facendo così si lenisce perchè facendo così  è sempre sold out!  Siamo 18000 non 27000 a vedere Italia-Tonga ed a me va bene così, non alla FIR. Sarà che gli sponsor però premono, i soldi servono, ecco la sindrome della FIR: che la Nazionale tira e guai scoprire che tira un po’ meno di come vogliamo pensare che tiri, che tira un po’ meno di come ce la raccontano, tira tantissimo invece, tira sempre da sold out.  Ci mancherebbe!  Sindrome da sol-out: cara FIR  guarire e facile. La realtà è sotto gli occhi di tutti e si può andar anche fieri che si è in 18000 invece che in 27000 o , pensate un po’, in 1800,  perchè il nostro sport è amato da molti ma non da tutti e questo non lo si pretende, amare lo sport è anche questo. Inseguire la deriva calcistica dello sport assoluto che piace coinvolge, vive e cresce sempre e con tutti, è sbagliato e per il rugby può trasformarsi solo in sindrome pericolosa. Accettare la bellezza del nostro movimento significa accettarne anche i numeri, la FIR ha sempre avuto un problema con i numeri, cominci a guarire con questi e poi vedremo anche cosa si può fare con il numero dei praticanti.  Sabato andiamo con amici e bimbi a Roma per vedere Italia – All Blacks, siamo in tutto in nove : sold-out !

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