La cosa non ha il sapore della super-novità ma tornarci sopra è utile per gli smemorati e per il nuovo “vecchio corso” che ha preso la nostra FIR, ente che di dare il giro al personale o allargarne professionalmente la base ne avrebbe ben donde. Nel gennaio del corrente anno la notizia era “La Rfu che non ti aspetti: headhunter per il nuovo coach…“, la federazione inglese aveva incaricato una nota agenzia di ricerca manager o, come li chiamano in gergo “cacciatori di teste”, per ingaggiare il nuovo coach della propria Nazionale. Nel mezzo dell’anno in Italia si sono costituite le Zebre ma non risulta esattamente con quali criteri siano stati scelti gli alti dirigenti tecnici e di sicuro non c’era l’inserzione sul Corriere della Sera, le solite malelingue hanno detto che le posizioni raccolte da Gajan, Troncon & Co più che su un progetto sono state costruite su un giro di riposizionamenti e raccomandazioni interne alla FIR. Mah ! Chi lo sa. Accadde in Irlanda che a Settembre Eric Elwood, coach di Connacht, dichiari che a fine stagione mollerà la funzione nella franchigia irlandese e, si apprende sulle pagine di On Rugby, allora il vertice del team di Galway comunica l’apertura della “Selezione del Coach” con tanto di indirizzo a cui spedire il curriculum vitae. Ne sono arrivati 40 di candidature ed il Connacht ha pertanto comunicato con soddisfazione che i concorrenti sono tutti di alto livello con esperienze internazionali e che “Il pedigree e la qualità dei candidati testimonia i progressi che il club ha fatto nel corso degli ultimi anni”, ovvero come trasformare la ricerca di un nuovo guru in un motivo di vanto ed orgoglio per il club stesso. Il club irlandese ha quindi comunicato di aver costituito una commissione che intervisterà i candidati e farà sapere la sua scelta con l’inizio del nuovo anno. Leggiamo la notizia e poi ci giriamo sulle nostre miserie italiche, nessun istinto disfattista ma acquista un senso compiuto la battuta ” Connacht ha battuto ancora una volta le Zebre“.
