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AFFARI ESTERI

QUALCOSA DOVRA’ CAMBIARE, CE LO DICONO DA GERNIKA

Il titolo dice “Bizkaia Gernika sueña con su primera victoria europea” ed il testo poi attacca così “Este sábado Urbieta puede ser escenario de un hito en la historia del Bizkaia Gernika. Los basurdes podrían conseguir su primera victoria europea en la temporada de su debut en la Amlin Challenge Cup….” , che tradotto significa :”questo sabato può diventare una pietra miliare nella storia del Biskaia Gernika…potremmo ottenere la prima vittoria europea nella stagione di debutto nella Amlin Cahllenge Cup” . Parola di Bizkaia Gernika.  Questo nome, del quale immagino molti di noi non sospettassero nemmeno l’esistenza, rimbalza da qualche giorno nelle nostre cronache ovali perchè  nel pomeriggio di sabato 8 dicembre   il Gernika Rugby affronterà nel proprio campo il Rovigo Rugby per il turno di Amlin Cup.

Gernika, la traduzione italiana farebbe Guernica che a qualcuno magari risulterà già più familiare, è una città di circa 18.000 abitanti sul noto Golfo di Biscaglia (Bizkaia appunto), a lei Picasso dedicò un notissimo quadro il quale celebrava però il triste evento che ha fatto passare alla storia la città: il disastroso bombardamento a tappeto che questa subì il 26 aprile del 1937 durante la Guerra Civile spagnola ad opera della Legion Condor (Luftwaffe tedesca).

Gernika è basca, completamente basca ed è una conferma della ottima tradizione ovale nella Comunità pirenea che brilla magari di maggior luce nel  Top14  francese (Biarritz, Bayonne); Bizkaia Gernika Rugby Taldea è un club nato il 18 maggio 1973 ed il suo orgoglio principale è stato quello di essere il primo club di una certa rilevanza nato fuori dalla tipica cornice di Bilbao, un club di provincia insomma che in questo momento è però primo nella Division de Honor, il massimo campionato spagnolo.

C’è una grande attesa nella cittadina basca per questo match, tutti gli amuleti portafortuna sono stati tirati a lucido ed è evidente che questi baschi sanno di poter fare il colpo solo in questa occasione: con gli italiani. Il Rugby Rovigo non arriva certo disarmato e, anche se non ha Basson a guidarlo, la formazione (Lenarduzzi; Pedrazzi (cap.), Van Niekerk, Sevealii, Zorzi, Duca, Wilson, De Marchi, Jones, Persico, Montauriol, Tumiati, Ceglie, Gatto, Quaglio) è di tutto rispetto.  Rovigo parla però della necessità di grande concentrazione per questo match che, insieme ad una buona dose si combattività, è la chiave dell’incontro.

La questione però rende lampante come la Amlin Cup sia almeno inadeguata, un team basco che aspetta forse solo questo incontro per darsi un contegno e coltivare una speranza di vittoria, un team italiano che vede in questa partita una insidia e comunque forse l’unica chance di fare punti per la classifica. Realtà così diverse Gernika e Rovigo, rugbisticamente distanti, ma entrambe ugualmente avulse da un contesto europero che parla inglese, francese e gaelico.  Guardo questo turno di Amlin, Mogliano ospita i celtici Newport Dragons, Calvisano va a Bath ad assaggiare la Premier inglese, Prato riceve i parigini dello Stade Francais;  tutti senza troppe speranza di far punti, certo ce la metteranno tutta  ma in certi casi la cosa è impari e vincerla pare più un atto di eroismo che solo di sport. Questa Italia con tutti i suoi fasti ovali è costretta a guardare al Golfo di Biscaglia per brillare ed anche li ci aspettano per farci la festa. Qualcosa dovrà cambiare.

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