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AZZURRI

BRUNEL DEVE RICOMINCIARE

jacques_brunel

Italia vs Argentina è finita e facciamo presto con i commenti che a nessuno fa bene dover ammettere sconfitte e fallimenti così palesi.

Con i sudamericani in mischia abbiamo perso il confronto, alla rimessa laterale ne abbiamo perse “troppe”, in velocità siamo stati spesso freddati, la dinamica di gioco è stata scostante ed a tratti confusionaria ma, quando si è visto del rugby, il pallino era loro; per fortuna i Test Match sono finiti che questo rugby sciatto e raffazzonato che si è visto fra giugno e novembre dalla nostra Nazionale non è certo un buon spot. Le abbiamo prese dall’Argentina che non vinceva da 10 incontri, le abbiamo prese dalla peggior Argentina degli ultimi anni, le abbiamo prese nonostante loro abbiamo fatto di tutto per tenerci in partita, esattamente come le Fiji, ma questa volta non è andata dritta come una settimana fa.

In questo ultimo incontro d’autunno a tratti è sembrato in campo ci fossero giocatori azzurri, i cosiddetti senatori, che aveva già detto tutto ed allora occhi puntati sui tre giovani che, con fanfara esagerata, erano stati messi in campo da Brunel. Nonostante il clima “fate come potete che tanto siete giovani e sarete scusati” l’esordio non si può dire positivo per Allan, Campagnaro e Iannone che si sono dimostrati generalmente non ancora pronti, la loro prestazione non è stata all’altezza del ruolo e del match. Il più disinibito è stato senz’altro Allan, ha mosso bene la palla anche se un paio di suoi errori sono costati cari ed al piede la sua percentuale è stata davvero bassa (3/8) e la partita l’abbiamo persa lì; Iannone non ha pesato sull’incontro mentre Campagnaro si è fatto trovare spesso fuori contesto. Il fatto che fossero giovani, emozionati al loro primo match ed altre scuse del genere ce lo si aspetta come giustificazione da un paese di mammoni come l’Italia, basterebbe si guardasse invece solo al rugby e alla qualità dei giovani di Sudafrica, New Zealand, Inghilterra, Galles che hanno esordito durante questo ultimo periodo per farci riflettere sul grado di preparazione necessario per aggiungersi a questo circuito ovale, quei ragazzi entrano in campo e sono pronti, senza scuse, adeguati a quel match, a quel livello.

Rimane la domanda  sul perchè Brunel abbia fatto di una partita che, diceva lui, si doveva vincere, un match per sperimentazioni e  facendo dipendere il risultato dal piede di un ragazzo quasi al debutto.

La sensazione dopo questi Test Match è che bisogna ricominciare quasi da zero, che Brunel non abbia in mano il bandolo della matassa, che in campo si siano persi gli skill vincenti ed anche che qualche senatore “insostituibile” non ce la faccia più o che non la tiri avanti come una volta.

Ultima nota sul numero di spettatori. Il primo punto riguarda la location, se si doveva vedere così tanto vuoto sulle tribune dell’Olimpico allora si poteva giocare ovunque e continuare la “promozione” stile Cremona senza ficcarsi a Roma dove già si giocherà fra qualche mese il Sei Nazioni. Questo trittico di Test Match ha comunque  fatto buca sul numero di spettatori, se i conti sono corretti circa ottantamila fra tutti e tre gli stadi, ben lontani dal passato. Anche se la FIR si sgola nel dirci che era già tutto previsto e va bene così la cosa non va per niente bene, è un brutto segnale che andrebbe  immediatamente recuperato ma, per farlo, occorrerebbe una Nazionale che entusiasma e, meglio, vince.

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