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FORZA RUGBY

CAVALIERI SOLIDI E SANI, MAI AVUTO PROBLEMI, TUTTA COLPA DEI GIORNALISTI E DEL WEB

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E’ arrivato ed era da non crederci: cattivo, a volte fuori contesto, intollerante, a tratti offensivo, sembrava quasi un tonfo di disperazione più che una rivalsa o un chiarimento come davvero avrebbe voluto essere. E’ il comunicato stampa dei Cavalieri Prato contro i giornalisti. Contro  Duccio Fumero di Rugby1823 e contro il quotidiano La Nazione reo di aver ripreso e pubblicato alcune informazioni date dal giornalista milanese. Un comunicato stampa che termina con “ci vediamo costretti a tutelare la nostra immagine nelle sedi opportune” perchè, evidentemente,  i Cavalieri ritengono avere un problema di immagine ma ritengono non sia dovuto alla profonda crisi economica della scorsa stagione, al lodo arbitrale di fronte alla FIR a cui sono stati costretti tecnici e giocatori perchè venissero pagati, no, ritengono sia colpa dei giornalisti, del web.

Il fatto. Capita in questi ultimi giorni che Rugby1823 raccolga informazioni su un mancato attuale pagamento di stipendi da parte dei Cavalieri e pubblichi la notizia, la stessa fonte riferisce evidentemente della preoccupazione dell’ambiente pratese per un eventuale riproporsi della situazione accaduta nella scorsa stagione. Vale la pena ricordare che la situazione di crisi economica dello scorso anno fu risolta solo grazie ad un “intervento” FIR  verso i Cavalieri che permise a questi ultimi di saldare i propri debiti della stagione allora in corso con i ricavi maturati per la stagione successiva (il contributo FIR per chi gioca la Amlin Cup).  Il pezzo di Rugby1823 viene ripreso da La Nazione. Ai Cavalieri questi articoli non vanno giù  e comunque è proprio Rugby1823 che comunica pochi giorni dopo il primo articolo che è avvenuto nel frattempo il saldo delle pendenze economiche verso i giocatori. Miracoli del web ed è tutto risolto? Il caso non esiste o se esisteva non c’è più?

Ecco invece che arriva il comunicato dei Cavalieri che prima si dilunga sull’appoggio dato a Gavazzi dalla Società toscana alle ultime elezioni federali, poi fornisce ancora una volta una spiegazione su come si sono salvati dalla retrocessione lo scorso anno ovvero “una cessione di una parte del credito derivante dagli introiti delle coppe.nessun anticipo è stato corrisposto dalla Federazione”, continua  soffermandosi sul positivo stato dei lavori della Cittadella dello Sport a Iolo ed infine afferma, con riferimento ai suoi giocatori, che “lo spogliatoio non è un ambiente esplosivo come dimostra il comunicato dei giocatori apparso sul sito societario domenica“. Il comunicato dei giocatori c’è eccome, potete leggerlo su Rugby1823.

Il comunicato della società riporta però anche altre cose, quasi delle  “istruzioni per l’uso”, ovvero delle indicazioni su come, cosa e quando si deve scrivere ed esprimere i propri pareri.

I Cavalieri fanno sapere infatti che è stato inopportuno scrivere quelle notizie “venerdì 10 gennaio, giorno in cui la squadra stava tornando dalla trasferta internazionale di Amlin Challenge Cup a Parigi e di ben altro si sarebbe dovuto parlare”; sempre il comunicato dei Cavalieri, dopo aver indicato chi ha pubblicato le notizie di cui sopra  come “presunti giornalisti“, dice che questi  “non hanno nemmeno la decenza di fare una telefonata in sede per verificare le fonti di tali notizie“. Insomma sembra che, prima di scrivere, Duccio Fumero ed il suo collega de La Nazione avessero dovuto telefonare ai Cavalieri, rivelare la fonte, chiedere loro se era attendibile/gradita o no.

Dice anche il comunicato dei Cavalieri:” Lo scorso anno, proprio a causa della pubblicazione di alcuni articoli i Cavalieri hanno visto mancare proprio quell’appoggio economico fondamentale per chiudere la stagione” Insomma  sembra lo scorso anno non sia accaduto che i soldi mancavano ed i mezzi di comunicazione ne hanno dato notizia  ma che i soldi siano mancati perchè i mezzi di comunicazione hanno scritto che non c’erano. Chi ci capisce è bravo.

A Prato quindi va tutto bene, non ci sono problemi economici di sorta ma anche un’altra cosa pare certa: a Prato sono nervosi.  Tutta la vicenda infatti lascia almeno interdetti,  siamo al  “tutta colpa dei giornalisti”.

Tutta colpa dei giornalisti, tutta colpa del web, ah questo mondo brutto ed assatanato che non ti lascia scampo, non bastava la stampa che scava, cerca notizie e poi, pensa un po’, le da! Ora c’è anche il web che quando sa le cose le comunica subito e subito si sanno, neanche il tempo di comprare il giornale la mattina dopo.

Non bastava Gutenberg e poi quel malandrino del Guglielmo Marconi e la sua mania per la radiocomunicazione, ha cominciato lui in quel fanatico 1895, da quel momento non c’è stata freno, prima la radio poi la televisione poi internet, macchine infernali, strumenti del diavolo, in mezzo poi sempre i giornalisti ed oltre a loro adesso ci si mettono pure i blogger, gente che scrive in nome della libertà di esprimere lecite opinioni, accidenti a loro ed alla loro libertà, ah marrani,  bisognerebbe chiuderli tutti i blog che si stava meglio quando si stava peggio.

Salviamo il rugby: basta scrivere, morte ai commenti, limitarsi alla semplice ricopiatura dei comunicati stampa ufficiali.

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