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QUESTIONE D'ELITE

IL SENSO PROFONDO DEL VENETO DERBY DAY

Locandina DERBY DAY png

Il nostro campionato deve crescere e le Società devono formare i giovani, la sfida dei grandi tornei internazionali ci costringe ad alzare il livello. E’ giusto che il Campionato di Eccellenza sia tale ed offra spettacolo, serve per questo una Lega delle Società che lo strutturi al meglio. Non va dimenticato però che è il marchio dei Dogi la nostra speranza per il futuro.” Ecco riassunte in poche righe le profonde motivazioni del Veneto Derby Day, sono parole di Marzio Innocenti, Presidente del Comitato Regionale Veneto della FIR, ecco il significato profondo di questa ventunesima giornata di rugby che vedrà scendere in campo in un “pomeriggio/sera evento” organizzato allo Stadio Plebiscito di Padova il 3 maggio i due derby veneti di giornata, San Donà Vs Mogliano alle ore 15 ed il caldissimo Petrarca  Vs Rovigo alle ore 17. Tutto intorno stand gastronomici, birra e musica e dentro tanta voglia di essere rugby al centopercento.

C’è un Veneto ovale che è transitato attraverso la lusinga che già dal prossimo anno ci fossero i Dogi in Pro12, o come si chiamerà, e che ha trovato difficile accettare che poi non sia stato così, è questo il Veneto che affronta il suo Derby Day, unito nella stessa giornata e nella stessa città a stimolare la fantasia di quanti avevano pensato che questo Veneto dissidente si fosse “finalmente” spezzato, a deludere i certificatori del crollo del fronte del nord-est.

Fare tutto questo con due partite di rugby giocate insieme nello stesso stadio è davvero una cosa notevole. Una cosa così è una grande giornata di rugby, imperdibile davvero, è una vera riscossa ovale a dimostrare che gli eventi si possono costruire anche in Eccellenza, basta consegnare loro dei contenuti sportivi veri, sentiti e la strada è tracciata. Una cosa così, piaccia o no, non può essere solo una giornata di rugby giocato, con i tempi che corrono non può essere così, c’è un messaggio e conta molto che arrivi a destinazione.

Le singole Società di Eccellenza del Veneto, il discorso però vale anche per le altre, hanno obiettivi diversi, hanno ambizioni diverse, budget e filosofie diverse, come è sempre stato, nulla è cambiato,  ma quel messaggio di Innocenti è un punto di contatto ancora molto vivo, quando Innocenti dice che sono i Club quelli che devono crescere i giovani (non la Federazione) dice che non si può chiedere al Veneto di rinunciare ad esistere, quando dice che il campionato italiano deve essere forte, la Nazionale da sola non può bastare, che l’Eccellenza deve essere attraente e per gestirla ci vuole una Lega di Eccellenza, dice che non si può chiedere al Veneto di rinunciare a crescere.

Poi c’è la chiosa: tutti sappiano, dice Innocenti, che nessuno ha rinunciato ai Dogi come prossimo punto identitario,  di aggregazione dell’ovale del Veneto (e dintorni), di proiezione unitaria nell’Alto Livello di quel mondo che non rinuncia ad esserci e ad andare solo avanti.

Sabato 3 maggio c’è il Veneto Derby Day,  un bellissimo evento di sport, un evento bello ed importante. Bello perchè è suggestivo solo a pensarci, c’è tanto rugby e ci sono tante motivazioni sportive a renderlo incandescente, è importante perchè ha un senso che vola verso una meta, ha un senso che supera i particolarismi e costruisce cantieri, supera il Veneto e parla a tutta l’Italia ovale, è un messaggio davvero per tutti. 

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