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QUESTIONE D'ELITE

ECCELLENZA AL VERDE E CADE UN MURO

Giacomo Gabrielli Ag.Toiati Crollo di un muro al Pincio.

Particolare scalpore ha fatto nel 2012 la caduta di un muro a Roma che collega il Pincio a Piazza del Popolo, nel 2014….

Scricchiola vistosamente l’Eccellenza nostrana, i movimenti di “mercato”, per quello che si è visto oggi è quasi ridicolo chiamarli così, indicano per ora solo una strada perseguita: perdita di qualità.

In generale è ancora presto per fare un esame definitivo, le rose si riuniranno fra un mese o poco più, ma nessuno ha annunciato fino a d ora di voler fare investimenti importanti in questo campionato. Ci manca insomma il Rovigo di turno, il protagonista di mercato che lo scorso anno aveva, già a quest’epoca, fatto impazzire il web e risollevato interesse fra gli appassionati per la sua potente campagna di acquisizioni e di ristrutturazione. Fino ad oggi invece si è già verificato il travaso da Eccellenza a franchigie celtiche, qualcosa si è già mosso in senso contrario, ben poco, ma altro non si è visto. Dovesse confermarsi questo trend il prossimo campionato di Eccellenza, ad essere generosi, non sarà meglio di quello trascorso.

In generale in tutti i club prevale la linea verde, una nuova introduzione di giovani nel massimo campionato italiano non fa male, tutto sta a verificare chi affianca questi ragazzi, oltre a tecnici preparati sarebbe importante trovassero al loro fianco come compagni di squadra dei grandi talenti per poter crescere davvero. Per la Eccellenza, per come si trova posizionata in questo momento, “alzare la qualità”, visto il mercato chiuso dei migliori italiani, o franchige o estero, significa solo importare dei buoni stranieri, ad oggi non ci sono sentori in tal senso, non ci sono i soldi soprattutto. Eccellenza al verde in tutti i sensi, ahimè.

I conti si faranno magari alla fine, ma i primi si possono fare fin da subito, è confermata la linea della sfiducia nel campionato, pare questo il vero messaggio che le Società coinvolte stanno portando alla FIR. Non ci sono soldi per l’Eccellenza, anche se ci fossero il tasso di rendimento è troppo basso anche per i più appassionati. Poi c’è quel muro, caduto.

L’annuncio dato dalle Fiamme Oro per l’arrivo del loro primo straniero è vistosamente ambiguo. Difficile per Martin Thomsen, classe ’87, sudafricano di Springs, vincere il concorso per entrare nella nostra Polizia, tradizionale porta di accesso per i giocatori cremisi, ecco allora che l’uomo arriva nel team come supporto al Presutti, come tecnico-giocatore; recita il comunicato stampa dell Fiamme :”…sarà il responsabile degli skills anche per la prima squadra… può ricoprire indifferentemente i ruoli di apertura, centro ed estremo…“.   Thomsen è già in Italia da quattro anni, quota straniero prima per Avezzano e poi CUS Torino, sarebbe divertente vederlo fin da subito dare lezioni al piede di Nicola Benetti.

Comunque “finita la festa gabbato lo santo“, le Fiamme Oro hanno il loro straniero, farà il centro, l’apertura, il preparatore atletico, il tornitore di skill, magari anche il bagnino a Ostia o l’hostess a Fiumicino ma le Fiamme hanno lo straniero, finito il mito del team tutto italiano, straziata la verginità super-tricolore, caduto un altro muro in Eccellenza.

Adesso ci manca solo che la Tiesse Robot e controllanti vari vendano le proprie quote del Rugby Calvisano e poi possiamo dire di averne viste di belle.

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